Nuove mareggiate si sono abbattute questo weekend lungo il litorale romano: Ostia e Fregene le zone più colpite.
da del 12 DICEMBRE 2022 15:12
A cura di Beatrice Tominic
Il maltempo degli scorsi giorni si è abbattuto nuovamente lungo le coste della regione Lazio. Come previsto dal bollettino della Protezione Civile, che emanava allerta arancione nel litorale pontino e allerta gialla in quello più a nord, il mare si è abbattuto sul litorale romano, causando numerosi danni.
Il maltempo ha colpito ancora nelle giornate di sabato 10 e domenica 11 dicembre: temporali violenti si sono abbattuti sulle zone di Fregene, Fiumicino e Ostia, dove alcune mareggiate hanno nuovamente causato nuovi e consistenti danni agli stabilimenti.
Stabilimenti danneggiati ad Ostia
Nel litorale di Ostia a sud ovest della capitale, sono molte le strutture danneggiate, a partire dalle protezioni per gli stabilimenti, fino a chioschi e pedane. L‘acqua del mare, spinta durante i temporali, ha invaso le parti più basse dei locali. A causa del maltempo, anche il Christmas Beach Village è stato chiuso: tutte le bancarelle, come riporta il Messaggero, sono state toccate dalle onde del mare. Situazione preoccupante anche per gli stabilimenti a partire dal Kursaal, Sporting Beach, Shilling dove il maltempo ha abbattuto anche le strutture che erano state risparmiate nelle settimane scorse.
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Non solo attività commerciali: anche le spiagge vanno deteriorandosi, come sta succedendo a piazzale Magellano, lungo la costa di Levante verso il confine con Castel Porziano, dal Canale dei Pescatori al Lungomare Amerigo Vespucci.
La situazione a Fregene
Condizioni precarie anche quelle in cui si trovano le strutture nel litorale romano più a nord, a Fregene. Il mare si è nuovamente abbattuto sulla vetrata del ristorante dello stabilimento la Nave e le onde hanno raggiunto le cabine rimaste. Altri danni anche alla Vela, distrutta lo scorso 22 novembre e all’Ondina, dove le protezioni sono servite a poco e le cabine sono crollate. Si temono crolli e cedimenti a molte delle strutture balneari: il mare, scavando, va a rendere più instabili le fondamenta. Stessa paura anche per i residenti, soprattutto quelli che hanno la propria casa fra Fregene e Focene.
“Il mare è arrivato ai muri delle case e ha sfondato tutto senza freni – ha dichiarato Toni Quaranta, il delegato del sindaco di Fiumicino alle politiche della balneazione – Sono demoralizzato e penso di dimettermi: siamo al capolinea. La nuova amministrazione dovrà pensare sul serio a un piano straordinario per salvare la costa”.
Amareggiati anche da Federbalneari Roma: “Mare e vento hanno spazzato via le protezioni in appena poche ore: per metterle ci era voluta una settimana. Eppure continuano i crolli”. E non si esclude che presto possano arrivare nuovi provvedimenti di emergenza.