Chiusura in deciso calo per il Listino Milanese in scia, sia ai timori per la situazione geopolitica – a causa delle tensioni sull’Ucraina – e all’attesa per la Fed, ormai prossima all’inasprimento monetario.
da del 24/01/2022 18:00
Il Ftse Mib a fine giornata cede il 4,02%. Male nel frattempo anche Wall Street
Sul fronte macro da segnalare che l‘indice Pmi composito dell’Eurozona preliminare di gennaio, elaborato da Ihs Markit, si e’ attestato a 52,4 punti, in calo rispetto ai 53,3 di dicembre e sotto le stime del consenso degli economisti a 52,6 punti.
Negli Usa invece i Pmi servizi, nella lettura preliminare di gennaio, e’ sceso a 50,9 punti dai 57,6 di dicembre. Il dato, sottolineano gli economisti di Ihs Markit, e’ sui minimi da 18 mesi. Il dato e’ inoltre inferiore a quanto atteso dal consenso degli economisti, a 54 punti.
Vendite diffuse su tutto il listino milanese. Male, tra gli altri, Stellantis (-7,39%), Stm (-4,81%), Cnh I(-6,58%), Inwit (-5,44%), Diasorin (-5,71%), Exor (-6,39%) e Iveco (-7,12%).
In rosso anche le banche: Banco Bpm -4,79%, Bper -4,65%, Intesa Sanpaolo -3,35%, Mediobanca -3,17%, Unicredit -2,52%.
Giu’ anche Tim (-2,48%) mentre nel resto del listino in evidenza ePrice (+48,57%) dopo la notizia che il Cda ha preso atto di una manifestazione d’interesse pervenuta da parte di Negma Group.
In particolare, la manifestazione d’interesse include una ripatrimonializzazione della societa’ e di trasformare la stessa in un’investment company. Il Cda, valutata positivamente la manifestazione di interesse, ne ha deliberato la sottoscrizione, concedendo a Negma il periodo di esclusiva fino al 15 febbraio.