Giornata di forti perdite per l’azionario europeo, che ha chiuso in rosso l’ultima seduta della settimana, nonostante i buoni dati Pmi preliminari di luglio. Il Ftse Mib ha segnato -1,85% a 20.075 punti.
da del 24/07/2020 18:25
Nel frattempo, Wall Street prosegue la seduta sotto la parita‘ con il Dow Jones che cede lo 0,47%. A pesare sul sentiment del mercato le crescenti tensioni tra Usa e Cina, dopo che Pechino ha risposto alla chiusura del suo consolato a Houston ordinando la chiusura di quello americano a Chengdu. Il ministero degli Esteri ha affermato che la decisione della Cina e’ “una risposta legittima e necessaria al comportamento irragionevole degli Stati Uniti”, facendo riferimento alla richiesta di martedi’ di Washington per la chiusura del consolato cinese a Houston, si legge nella dichiarazione pubblicata sul sito web del ministero.
Sul fronte dei dati macro, l‘indice Pmi composito dell‘Eurozona preliminare di luglio si e’ attestato a 54,8 punti, salito rispetto ai 48,5 di giugno e sopra le stime di consenso a 51,1 punti.
L’indice preliminare relativo al settore dei servizi si e’ invece attestato a 55,1 punti, in aumento rispetto ai 48,3 del mese precedente (51 punti il consenso). Quello manifatturiero e’ salito a 51,1 punti dai 47,4 precedenti (49,6 punti il consenso).
Entrando nel dettaglio dei singoli Stati, il Pmi manifatturiero preliminare della Germania e’ risalito a 50 punti rispetto ai 36,6 di giugno (48,3 punti il consenso). L’indice preliminare relativo ai servizi tedeschi e’ invece risultato pari a 56,7 punti, in ripresa rispetto ai 47,3 di giugno (50,3 punti il consenso).
Il Pmi manifatturiero della Francia e’ risultato pari a 52 punti, in lieve calo rispetto ai 52,3 del mese precedente (53 punti il consenso). Infine, l’indice Pmi servizi francese si e’ attestato a 57,8 punti, in risalita rispetto ai 50,6 punti di giugno (52,3 punti il consenso).
Quanto agli Stati Uniti, il Pmi servizi americano, nella lettura preliminare di luglio, si e’ attestato a 49,6 punti, al di sotto del consenso degli economisti che si aspettavano un rialzo piu’ consistente, a 51 punti. Il Pmi manifatturiero statunitense, invece, nella lettura preliminare di luglio, si e’ attestato a 51,3 punti, deludendo il consenso degli economisti che si aspettavano un rimbalzo a 52 punti.
A piazza Affari, in profondo rosso Nexi (-6,11%), dopo le indiscrezioni di MF secondo le quali la fusione con Sia e’ in una fase di stallo.
Male Diasorin (-3,9%), che ha deciso di sospendere tutte le nuove attivita’ di sperimentazione clinica con enti pubblici italiani sino a quando non saranno ristabilite le necessarie condizioni di certezza giuridica in materia.
In flessione gli industriali, penalizzati dalle tensioni geopolitiche: Pirelli -4,28%, Ferrari -3,01%, Stm -2,56%, B. Unicem -3%, Fca -1,51%, Prysmian -1,47%. Ha contenuto i cali Leonardo Spa (-0,61%), dopo che il nuovo M-346 Fighter Attack lo scorso 13 luglio ha effettuato con successo il suo primo volo nella configurazione operativa che integra una versione ottimizzata del radar Grifo di Leonardo.
Debole il settore bancario. In particolare Intesa Sanpaolo (-1,83%), Bper (-1,5%), Ubi B. (-1,2%), Mediobanca (-1,17%). Focus su B.Mps (-6,06%), in scia alle indiscrezioni di stampa, secondo le quali, nell‘operazione di cessione degli Npl ad Amco, la Bce avrebbe richiesto alla banca un ulteriore rafforzamento patrimoniale da 700 mln per concedere l’autorizzazione dell’operazione.
Tra le mid cap, bene Ima (+2,7%) e Cerved (+2,13%). Segue A.Bologna (-0,47%), che ha definito e finalizzato con l’istituto bancario Intesa Sanpaolo un’operazione di finanziamento pari a 33,9 mln euro, assistita dalle garanzie rilasciate da Sace nell’ambito del programma Garanzia Italia.
Da segnalare Mediaset (-1,37%). Secondo le fonti, i giudici del Tribunale di Amsterdam emetteranno il 1 settembre la sentenza sul ricorso presentato da Vivendi per bloccare il progetto Mfe, che prevede la fusione tra le attivita’ italiane e spagnole di Mediaset.
Sull’Aim, in luce Enertronica (+4,59%), che si e‘ aggiudicata un contratto per la fornitura di 30 MW di inverter fotovoltaici che saranno consegnati ed installati per la realizzazione di un progetto a Panama.