Chiusura in frazionale calo, ma sopra i minimi di giornata, per Piazza Affari con il Ftse Mib che a fine seduta cede lo 0,55%.
da del 03/02/2023 18:48
Sul fronte macro da segnalare che l’indice Pmi composito dell‘Eurozona, nella lettura finale di gennaio, si e’ attestato a 50,3 punti dai 49,3 di dicembre. Il dato e’ leggermente superiore al preliminare e al consenso a 50,2 punti.
L’indice finale relativo al settore dei servizi e’ a 50,8 punti, sopra i 49,8 punti del mese precedente, battendo di poco il preliminare e il consenso a 50,7 punti. Entrando nel dettaglio dei singoli Stati, il Pmi servizi definitivo della Germania di gennaio si e’ attestato a 50,7 punti rispetto ai 49,2 di dicembre, al di sopra del preliminare e del consenso a 50,4 punti. L’indice francese si e’ attestato a 49,4, in lieve calo rispetto ai 49,5 del mese precedente, ma al di sopra del preliminare e del consenso (49,2 punti).
Infine a livello italiano la lettura del Pmi servizi si e’ attestata a 51,2 punti rispetto ai 49,9 di dicembre, sopra le attese del consenso a 50,9 punti.
Negli Usa da segnalare invece che l’economia degli Stati Uniti ha creato 517.000 posti di lavoro nei settori non agricoli a gennaio, battendo il consenso degli economisti che si aspettavano un aumento di 175.000 unita’.
I posti di lavoro creati dal settore privato sono invece risultati pari a 443.000 unita’.
Inoltre, l‘indice Ism non manifatturiero si e’ attestato a 55,2 punti a gennaio, risultando superiore rispetto ai 49,6 di dicembre e al consenso di 50,5 punti.
A Milano in rosso Intesa Sanpaolo (-2,93%) vittima – dopo i conti – di un certo sell on news, dopo il recente rally, complice anche la giornata intonata al ribasso sull’azionario.
La Banca nel quarto trimestre 2022 ha registrato un utile netto di 1,07 mld di euro, che si confronta con quello pari a 930 milioni nel terzo trimestre 2022 e a 179 milioni nel quarto trimestre 2021.
Debole Unicredit (-0,66%) mentre hanno chiuso in marginale rialzo Bper (+0,47%) e Mediobanca (+0,44%). Invariata Banco Bpm.
Tra le altre blue chip in ascesa Pirelli (+3,61%), Finecobank (+2,73%) e Campari (+2,43%). Male Hera (-2,79%) e Terna (-2,76%). Nel resto del listino in evidenza Geox (+5,72%) in scia a dati preliminari oltre le stime.