Seduta debole per il listino milanese, che ha chiuso la prima seduta del nuovo semestre sotto la parita’ (Ftse Mib -0,23% a 19.330 punti), in linea con la cautela diffusa in tutta Europa.
da 01/07/2020 18:35
Nel frattempo, Wall Street, dopo un avvio in lieve rialzo, ha ridotto i guadagni restando pero’ intorno alla parita’ con il Dow Jones che segna -0,02%. A sostenere il sentiment cautamente ottimista del mercato uno studio su un candidato vaccino contro il virus sviluppato da Pfizer e BioNTech ha mostrato che il farmaco ha creato anticorpi neutralizzanti. I risultati sono stati pubblicati online, ma non sono stati ancora esaminati da una rivista medica.
Sul fronte dei dati macro, l’indice Pmi manifatturiero dell‘Eurozona definitivo di giugno si e’ attestato a 47,4 punti, in aumento dai 39,4 punti di maggio. Il dato e‘ al di sopra della stima preliminare e del consenso degli economisti, entrambi a 46,9 punti. Entrando nel dettaglio dei singoli Stati, il Pmi manifatturiero definitivo della Francia si e’ attestato a 52,3 punti, in aumento rispetto ai 40,6 di maggio e al di sopra dei 52,1 punti del preliminare. Quello della Germania e’ risultato pari a 45,2 punti, in aumento rispetto ai 36,6 del mese precedente e al di sopra dei 44,6 punti del preliminare. Infine, l’indice Pmi manifatturiero dell’Italia si e’ attestato a 47,5 punti, in aumento rispetto ai 45,4 di maggio. Quanto agli Stati Uniti, il Pmi manifatturiero, nella lettura definitiva di giugno, si e’ attestato a 49,8 punti, in aumento rispetto ai 39,8 della lettura di maggio e sopra il preliminare a 49,6. In base alle stime dell’Automatic Data Processor, negli Usa e’ stato registrato a giugno un aumento dei posti di lavoro nel settore privato pari a 2.369.000 unita‘. Il dato ha pero’ deluso le attese, visto che il consenso degli economisti si aspettava un incremento di 3,5 milioni di unita‘.
A piazza Affari, in luce Nexi (+4,35%). Ieri la societa’, dopo aver ottenuto le necessarie autorizzazioni da parte delle autorita’ competenti, ha perfezionato l’accordo strategico con Intesa Sanpaolo riguardante i sistemi di pagamento. Seguono Recordati (+2,18%), Campari (+1,39%) e S. Ferragamo (+0,66%). In rialzo le utility, tra cui Hera (+1,26%), Italgas (+1,6%), Terna (+0,52%), A2A (+0,52%), Enel (+0,31%) e Snam (+0,09%). Bene Saipem (+0,32%), dopo che la societa’, in joint venture al 50% con Clough, e’ stata selezionata da Perdaman Industries come EPC contractor esclusivo per lo sviluppo di un impianto di produzione di urea nella penisola di Burrup, localizzato a circa 20 km a nord-ovest di Karratha, sulla costa occidentale dell’Australia.
Contrastato il settore bancario. In progresso B.P.Sondrio (+7,38%) e Mediobanca (+1,19%), mentre hanno perso terreno Ubi B. (-0,52%), Intesa Sanpaolo (-0,76%), Unicredit (-0,93%), Bper (-1,94%), Banco Bpm (-2,26%).
In rosso gli industriali. In particolare Pirelli (-2,52%), Stm (-2,02%), Fca (-1,77%) e Leonardo Spa (-1,12%).
Tra le mid cap, in evidenza Sesa (+3,54%) ed Erg (+2,92%). Da notare Inwit (+2,24%), che ha lanciato un’obbligazione senior non garantita di taglio benchmark a sei anni. In calo Autogrill (-1,54% a 4,60 euro), su cui Credit Suisse ha avviato la copertura con rating neutral e prezzo obiettivo a 5,3 euro.
In rosso Astm (-5,46%) dopo il +2,57% della vigilia, Sogefi (-6,06%) e B. Cucinelli (-4,39%).
Sull‘Aim, denaro su Digitouch (+2,54%), che ha perfezionato l’accordo vincolante firmato il 18 maggio che rende efficace la fusione per incorporazione di Conversion Srl in E3 Srl.