Chiusura debole per il listino milanese, che ha segnato -0,84% a 20.817 punti, con gli investitori che sono tornati a temere la seconda ondata di contagi da coronavirus, le conseguenti misure di contenimento e il loro impatto sulla ripresa dell’economia.
da del 12/11/2020 17:55
Oggi in Italia si sono registrati 37.978 contagiati e 636 decessi. Nel frattempo, Wall Street prosegue la seduta intorno alla parita’, con il Dow Jones che cede lo 0,5%, mentre il Nasdaq Composite segna +0,15%.
Sul fronte dei dati macro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti (dato destagionalizzato) sono calate di 48.000 unità a quota 709.000. Il consenso raccolto dal Wall Street Journal si attendeva un dato a quota 740.000 unità. L’inflazione, invece, negli Stati Uniti è rimasta invariata a livello mensile a ottobre ed è salita dell’1,2% su base annuale (+0,2% su base mensile il consenso).
Quanto all’Eurozona, la produzione industriale nell’area euro è diminuita a settembre dello 0,4% su base mensile, e rimane in calo del 6,7% a livello annuale. Il dato congiunturale è peggiore del consenso degli economisti, che si aspettavano un incremento dello 0,9% m/m.
A piazza Affari, in rosso Pirelli (-6,52%), dopo i conti del terzo trimestre in linea con le attese degli analisti. Il titolo tuttavia ha pagato alcune prese di profitto dopo i recenti forti guadagni. Seguono Leonardo Spa (-2,73%), Fca (-2,11%), B. Unicem (-1,74%), Cnh Industrial (-1,61%) e Stm (-1,51%).
Debole anche i bancari: Intesa Sanpaolo -1,25%, Unicredit -1,36%, Bper -0,83%, Mediobanca -0,65%, B.P.Sondrio -0,68%.
Da segnalare Generali Assicurazioni (-0,15%), dopo i risultati del terzo trimestre. A pesare sul titolo la notizia del mancato pagamento della seconda tranche della cedola 2019 che verra’ distribuita solo nel 2021.
Focus poi sul comparto oil e oil service: Saipem -1,56%, Tenaris +0,64%, Eni +0,34%. I mercati globali potrebbero aver messo in scena un rally vertiginoso da quando è arrivata la notizia di un vaccino efficace contro il coronavirus, ma “è improbabile che i mercati petroliferi percepiscano benefici economici significativi fino al prossimo anno”, si legge nel report mensile dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (Iea). Pertanto, sono state tagliate le prospettive per il consumo di greggio nei mesi a venire, approfondendo il calo previsto nella domanda di petrolio per il 2020 di 400.000 barili al giorno a 8,8 milioni di barili al giorno.
In rialzo, invece, Poste I. (+3,03%), che ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto di 353 mln euro, in crescita del 10,3% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Tra le utility, in evidenza Hera (+1,74% a 3,03 euro), promossa da Kepler Cheuvreux da hold a buy, con prezzo obiettivo che passa da 3,5 a 3,6 euro.
Tra le mid cap, in rally Tod’S (+9,62%), in scia ai dati sul fatturato migliori delle attese. Kepler Cheuvreux ha alzato la raccomandazione sull’azione da reduce a hold, con prezzo obiettivo che passa da 18 a 21 euro. Bene Rai Way (+1,07%), che ha chiuso i 9 mesi con un utile netto a 50,8 mln, in crescita del 2,3% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Sull‘Aim, in luce Fos (+3,05%), che ha sottoscritto un contratto relativo all’acquisizione del 100% del capitale sociale di InRebus Technologies.