Kathryn Weir, é la nuova direttrice artistica del Museo Madre, che si è già innamorata di Napoli.
Francesca De Lucia ROMA 16 gennaio 2020 20:06 NEWS
Nata ad Oxford, di origine australiana, passaporto britannico e residenza francese: Kathryn Weir, la nuova direttrice artistica del Museo Madre, si è già innamorata di Napoli: ”una città per me unica non solo in Italia ma in Europa”, la definisce appena insediata, prima donna a ricoprire questo incarico nel museo d’arte contemporanea della Regione Campania che ora vanta quindi un vertice tutto al femminile. Presidente della Fondazione è infatti Laura Valente, appena ‘eletta’ da Artribune ‘miglior presidente di museo’ italiano per il 2019.
La neo direttrice trova un Madre in salute: 140mila i visitatori lo scorso anno , con un incremento del 37 per cento (e del 48% nella fascia adolescenti e ragazzi) e una crescente attenzione al sociale. “Kathryn Weir è stata nominata all’unanimità da una commissione indipendente e libera, di cui ha fatto parte anche il direttore uscente Viliani. Con Weir il Madre sarà sempre più nel mondo” ha spiegato Valente.
Cinquantadue anni, un’importante esperienza di direttore del Départment du Développement Culturel del Centre Pompidou (dal 2014 è membro del Consiglio), Weir abiterà a Napoli con la famiglia e sta già cercando casa nel centro storico. E’ stata lei l’ideatrice della piattaforma Cosmopolis, format realizzato per il Centre Pompidou e sbarcato nel 2018 Cina, che mette in rete paesi anche lontanissimi con attenzione alle ‘nuove forme di sperimentazione creativa e al pensiero critico’.
”Il museo Madre in questo ultimo periodo ha cambiato passo, con una nuova visione progettuale che per me corrisponde alla realtà dell’arte di oggi – nota la direttrice – Cosmopolis è una rete di relazioni ma anche una metodologia; sono sicura che questa esperienza potrà essere trasportata anche a Napoli, ma prenderà altre forme e affronterà questioni differenti. Mettere in rete gli artisti di Napoli ma soprattutto metterli in dialogo con il contesto internazionale è fondamentale. Napoli è una città unica che ha una storia importantissima nelle arti visiva e in tutte le altre arti, questa storia va portata sicuramente a livello internazionale attraverso la proposta di artisti contemporanei”. La prima cosa sulla quale si concentrerà è la conoscenza della città ”andare a incontrare, ascoltare e capire quali sono le dinamiche che esistono oggi qui – spiega – ho già lavorato con degli artisti napoletani, ma voglio approfondire questa mia conoscenza della scena e di tutti gli attori, non solo di Napoli ma anche di tutta la Campania”.
Il presidente della regione Vincenzo De Luca cosi saluta Weir: ”Ha fatto in primo luogo una scelta di passione, di amore per la città e di curiosità intellettuale per la vita e l’esperienza del museo Madre”.
Tra le mostre del 2020 del museo napoletano anche una coproduzione internazionale dedicata a Peter Lindberg e un omaggio a Mendini.