Preso il responsabile. Altro attacco al consolato francese a Gedda. Fermato a Lione afghano con un coltello
Redazione ANSA PARIGI 29 ottobre 2020 18:00
Sanguinario attacco all’arma bianca nei pressi della chiesa di Notre-Dame, a Nizza. E la Francia rimpiomba nel terrore. Il bilancio è di 3 morti e diversi feriti. Le campane a morto hanno suonato a lungo alle 15 nelle chiese di tutta la Francia. L’attentatore era sbarcato a Lampedusa.
L’autore dell’attacco è stato fermato: si chiamerebbe ‘Brahim A.’ e ha parlato in arabo alla polizia che lo ha neutralizzato. In ospedale ha detto di aver agito da solo. “L’autore dell’attentato, mentre veniva medicato dopo essere stato ferito dalla polizia, continuava a gridare senza interruzione Allah Akbar”: lo ha riferito il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, per il quale “non c’è alcun dubbio sulla natura dell’attacco”.
Il killer è sbarcato a Lampedusa assieme ad altri migranti. La conferma delle modalità con cui il tunisino è entrato in Europa arriva da fonti degli apparati di sicurezza secondo le quali nell’isola c’è stata la prima registrazione dell’uomo. Sono in corso tutti gli accertamenti per ricostruire i vari spostamenti del tunisino, in stretto contatto con le autorità francesi. Non è la prima volta che un tunisino sbarcato in Italia si è poi reso protagonista di atti di terrorismo in Europa: a febbraio del 2011, con Silvio Berlusconi premier e Roberto Maroni ministro dell’Interno, sempre a Lampedusa arrivò – assieme a migliaia di tunisini – Anis Amri, l’autore della strage al mercatino di Natale di Berlino nel 2016. Al momento dello sbarco Amri si dichiarò minorenne e fu trasferito in un centro per minorenni in Sicilia.
Il killer di Nizza sarebbe arrivato in Italia il 20 settembre e il successivo 9 ottobre sarebbe stato trasferito in un Centro per migranti a Bari, dopo la quarantena obbligatoria per tutti coloro che sbarcano. Sarebbero queste, secondo quanto si apprende da fonti degli apparati di sicurezza, le prime due tappe del tunisino nel nostro paese. Investigatori e 007 stanno ora ricostruendo tutte i movimenti successivi e le modalità che hanno consentito all’uomo di lasciare il Centro.
Le vittime dell’attentato di Nizza sono due donne e un uomo, secondo quanto confermano fonti della polizia a BFM-TV. Le due persone morte all’interno della cattedrale sono state “sgozzate” o “decapitate”, secondo le diverse fonti. Una terza vittima, una donna, si è rifugiata in un bar vicino alla chiesa, dove è morta poco dopo per le conseguenze delle ferite, riferisce la radio France Info. “Dite ai miei figli che li amo”: queste le ultime parole -prima di spirare- della donna morta nel bar. La donna è stata colpita gravemente alla gola dall’aggressore, che non è riuscito a decapitarla.
LA FOTODIRETTA
Ma la paura oggi colpisce di nuovo tutta la Francia, non solo a Nizza. Un afghano armato di coltello è stato fermato a Lione, nel centro della Francia.
Un uomo armato di un’arma, forse un giocattolo, è stato ucciso dalla polizia ad Avignone nei pressi dell‘ospedale psichiatrico di Montfavet. L’uomo avrebbe tentato di attaccare dei poliziotti in strada ma l’episodio – si è poi appreso – non è oggetto di indagini della procura antiterrorismo.
EPA/SEBASTIEN NOGIER
Anche il consolato francese a Gedda, in Arabia Saudita, è stato attaccato: una guardia è stata ferita da un assalitore saudita. Lo riferiscono i media sauditi.
La Francia riattiva lo stato d’emergenza attentati. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha annunciato il passaggio da 3.000 a 7.000 dei militari dell’operazione ‘Sentinelle’, preposta alla sorveglianza armata antiterrorismo ad opera dell’esercito. Dal 2015, dopo gli attentati, i militari sono stati chiamati di rinforzo per la sorveglianza nelle strade e ai luoghi sensibili. Macron ha parlato di “attentato terroristico islamista” ed ha garantito il “sostegno ai cattolici da tutto il Paese”.
Il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, ha chiesto che “tutte le chiese siano messe sotto sorveglianza o chiuse, così come tutti gli altri luoghi di culto della città”. “Quando è troppo è troppo – ha detto Estrosi – adesso è ora che la Francia metta da parte le regole di pace per annientare definitivamente l‘islamo-fascismo sul nostro territorio”.