Perdite diffuse in tutta Europa. Sul sentiment degli investitori pesano le tensioni Usa-Cina e il dato sui sussidi di disoccupazione peggiore delle attese. Spread Btp/Bund in leggero rialzo, ma sotto 240 punti. In controtendenza Diasorin (+2,61% ). Si rafforza il dollaro.
di MF-Dowjones del 14/05/2020 18:16
Il listino milanese ha chiuso in rosso la seduta, in linea con le perdite diffuse in tutta Europa. Il Ftse Mib, dopo una giornata in netta flessione, ha ridotto le perdite segnando -1,84% a 16.867 punti.
Nel frattempo Wall Street prosedue la seduta in calo, con il Dow Jones che cede lo 0,69%. A pesare sul sentiment del mercato le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Usa che sono calate meno delle attese, e le parole del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, secondo cui l’outlook dell’economia Usa è altamente incerto e soggetto a significativi rischi al ribasso.
Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti (dato destagionalizzato) sono, infatti, diminuite di 195mila unità, a quota 2,98 milioni rispetto al totale rivisto di sette giorni fa. Il consenso raccolto dal Wall Street Journal si attendeva un dato a quota 2,7 milioni di unità.
Per quanto riguarda l’Europa, l’indice dei prezzi al consumo definitivo tedesco è cresciuto dello 0,4% a livello mensile e dello 0,9% su base annuale ad aprile. I dati sono leggermente superiori alla lettura preliminare e al consenso degli economisti, entrambi al +0,3% mese/mese e al +0,8% anno/anno.
A piazza Affari, in profondo rosso gli industriali. In particolare Cnh ndustrial (-5,64%), Leonardo (-4,04%), Fca (-2,81%), Prysmian (-2,52%), Stm (-2,24%) e Buzzi Unicem (-1,77%). Ha contenuto i cali Pirelli (-0,22% a 3,58 euro), su cui Deutsche Bank ha confermato la raccomandazione hold e il prezzo obiettivo a 4 euro dopo i conti del primo trimestre superiori alle attese degli analisti e la conferma dei target 2020.
Male le utility, tra cui Hera (-3,36%), Snam (-3,14%), Terna (-2,79%), A2A (-2,46%) ed Enel (-2,42%).
In calo il settore bancario. Mediobanca è scesa del 2,79%, Unicredit dell’1,81%, Bper dello 0,79%, Intesa Sanpaolo dello 0,72% e Banco Bpm dello 0,53%. Invariata invece Ubi Banca.
In rialzo Saipem (+0,77%), che, in joint venture con Daewoo E&C Co. e Chiyoda Corporation, si è aggiudicata da parte di Nigeria LNG Limited i contratti per l’ingegneria, l’approvvigionamento e la realizzazione del progetto Nigeria Lng Train 7 da eseguire sull‘isola di Bonny in Nigeria. Il valore complessivo del progetto è di oltre 4 miliardi di dollari e la quota di Saipem ammonta a circa 2,7 miliardi.
In netta controtendenza Diasorin (+2,61% a 177 euro) su cui Banca Akros ha alzato il prezzo obiettivo da 119,2 a 192,5 euro, ribadendo il rating accumulate, dopo i risultati del primo trimestre 2020.
Tra le mid cap, bene Interpump (+2,1% a 27,18 euro), su cui Kepler Cheuvreux ha alzato il prezzo obiettivo da 27,5 a 29,5 euro, confermando la raccomandazione buy, dopo i conti trimestrali.
In forte calo Mondadori (-6,32%) e Rcs (-4,6%). Male Marr (-4,88%) che ha chiuso il primo trimestre con una perdita pari a 4 milioni di euro, rispetto all’utile di 6,6 milioni dello stesso periodo del 2019.
Da notare Falck R. (+3,06% a 4,38 euro), dopo che Equita Sim ha alzato il rating sul titolo a buy, con un target price incrementato del 23% a 5,3 euro, dopo risultati sopra le attese.
Sull’Aim, denaro su Portobello (+3,52%), che ha siglato un accordo con la società Tatatu, proprietaria dell’omonimo portale di intrattenimento. L’intesa prevede lo sviluppo di attività di marketing e vendita media congiunte per un volume d’affari pari a 12 milioni di euro su due anni.