Negli Stati Uniti ci sono forti speranze di un accordo fra Repubblicani e Democratici su un nuovo piano di stimoli fiscali. In Europa focus sulla Brexit. Cambio euro/dollaro oltre 1,22. Spread Btp/Bund a quota 114 | Ftse Mib, i titoli migliori e peggiori della giornata
da del 18/12/2020 16:54
Seduta interlocutoria per l’azionario europeo, con il focus del mercato che è rimasto anche oggi sulla politica e in particolare sulle trattative tra Ue e Uk e sullo stimolo fiscale negli Usa. Nel dettaglio, il Ftse Mib ha segnato -0,16% a 21.976 punti, in linea con le principali piazze europee.
Sul fronte dei dati macro, da notare che in Germania l’indice Ifo si è attestato a 92,1 punti nella lettura di dicembre, in aumento rispetto ai 90,7 di novembre e al di sopra del consenso degli economisti a 90,3 punti.
Nel frattempo, Wall Street prosegue la seduta sotto la parità (Dow Jones -0,65%), con gli investitori che sperano che l’aumento dei casi di coronavirus e il rallentamento dei dati macroeconomici spingano Repubblicani e Democratici Usa a trovare la quadra in tempi rapidi su un nuovo piano di stimoli fiscali.
Da segnalare poi che il superindice degli Stati Uniti è salito dello 0,6% a livello mensile a novembre, superando leggermente il consenso degli economisti che si aspettava un incremento dello 0,5% m/m.
A piazza Affari, bene Diasorin (+2,15%), dopo che ieri il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione del Tar definendo legittimo l`accordo tra il Policlinico San Matteo di Pavia e la Società per i test sierologici per Covid-19.
Sotto i riflettori Tim (+1,17%), in scia ai progressi sul tema delle rete unica. Il mercato si è concentrato infatti sulla cessione di una quota di Open Fiber da parte di Enel (-0,16%) a Macquarie, che rappresenta appunto un passo avanti importante per il progetto della rete unica.
In rialzo gli industriali. In particolare, Cnh I. (+3,85%), dopo che la Società ha annunciato che intende diventare un produttore a emissioni zero.
Seguono Stm (+1,21%) B. Unicem (+1,07%), Fca (+0,86%), Prysmian (+0,47%) e Ferrari (+0,35%).
In controtendenza Pirelli (-6,19%), dopo i guadagni della vigilia (+4,67%). Da segnalare che il prestito obbligazionario infruttifero di interesse senior unsecured guaranteed equity-linked di 500 milioni euro con scadenza al 2025 dell’azienda è stato ammesso alle negoziazioni presso il Vienna MTF, un sistema multilaterale di negoziazione gestito dalla Borsa di Vienna.
In calo le banche: Banco Bpm -1,41%, Unicredit -0,83%, Mediobanca -0,7%, Bper -0,99%, Intesa Sanpaolo -0,47%. Da segnalare B.Mps (-0,46%), dopo che il Cda ha approvato il piano strategico 2021-2025. Nel nuovo capital plan che la banca dovrà sottoporre a Bce entro il 31 gennaio il fabbisogno di capitale stimato è tra 2 miliardi e 2,5 miliardi.
Tra le mid cap, in luce Sesa (+2,98% a 100,2 euro), su cui Mediobanca Securities ha alzato il prezzo obiettivo da 85 a 111 euro, confermando il rating outperform, dopo i risultati del primo semestre.
In calo, invece, Fincantieri (-1,18%), che ha proseguito le forti perdite della vigilia (-6,2%). Sul titolo, infatti, hanno continuato a pesare le indiscrezioni circa un possibile aumento di capitale da 1,5 miliardi euro.
Focus infine su Tenax I., uno dei principali produttori in Europa di macchine per la pulizia stradale 100% elettriche, che é salita del 19,52% nel giorno del debutto sull‘Aim Italia.