Il Ftse Mib ha chiuso in territorio positivo a +0,29% a 16768 punti, in linea alle altre piazze europee. Debole anche Wall Street. A Milano in evidenza ancora Nexi (+2,69%). In deciso rialzo Juventus (+3,1%), Pirelli (+5,32%), Ferrari (+3,9%) e Prysmian (+3,76%). Banche contrastate.
di MF-Dowjones del 16/04/2020 18:14
Il listino milanese, dopo una seduta in deciso rialzo, ha rallentato sulla scia al peggioramento di Wall Street. Il Ftse Mib ha comunque chiuso in territorio positivo a +0,29% a 16768 punti, in linea alle altre piazze europee. Spread Btp/Bund in calo a 236 punti base.
Nell’area dell’euro, “i dati economici in arrivo hanno iniziato a mostrare cali senza precedenti, indicando una forte recessione e un rapido peggioramento dei mercati del lavoro”, ha affermato Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, precisando che “il Consiglio direttivo della Bce si impegna a fare tutto il necessario nell’ambito del suo mandato per aiutare la zona euro attraverso questa crisi”.
A febbraio, la produzione industriale nell’area euro è scesa dello 0,1% su base mensile, mentre è diminuita dell‘1,9% a livello annuale.
Wall Street, dopo un’apertura debole, è passata in rosso. Il Dow Jones segna ora -0,37%. A pesare sul sentiment del mercato un nuovo dato negativo sul mercato del lavoro negli Stati Uniti. Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono state 5,2 milioni, in calo però dal record di 6,6 milioni di sette giorni fa.
L‘indice sull’attività manifatturiera regionale elaborato dalla Fed di Filadelfia si è attestato ad aprile a -56,6 punti, in peggioramento rispetto ai -12,7 di marzo e sotto il consenso posto (-30 punti).
A piazza Affari, in luce Nexi (+2,69% a 12,98 euro), dopo le indicazioni preliminari per il primo trimestre che si sono rivelate sostanzialmente in linea con lo stesso periodo di un anno fa. La società prevede ricavi superiori a 220 milioni e un ebitda a 110 milioni, nonostante il peggioramento nell’ultima parte del trimestre per il lockdown. Jefferies ha confermato la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 18 euro sul titolo.
In forte rialzo Juventus (+3,1%), Amplifon (+2,45%) e Tenaris (+1,84%).
Bene Azimut H. (+1,58%). Rispetto all’intenzione di rafforzare la partecipazione di Timone Fiduciaria (che riunisce il patto di sindacato) in Azimut, ieri sono stati fornite al mercato ulteriori informazioni. L’operazione avrà un controvalore massimo di 60 milioni, di cui il 50% sarà supportato da un finanziamento bancario (30 milioni debito più 30 milioni equity).
Tra gli industriali, in evidenza Ferrari (+3,89%).L’assemblea dei soci ha rinnovato il consiglio di amministrazione del gruppo, confermando John Elkann presidente e Louis Camilleri nel ruolo di amministratore delegato. Il cda ha proposto un dividendo di 1,13 euro per azione ordinaria in circolazione, corrispondente a un esborso totale di 210 milioni di euro.
Seguono Pirelli (+5,32%), Prysmian (+3,76%), Stm (+1,08%) e Fca (+0,4%), mentre hanno perso terreno Leonardo (0,87%) e B. Unicem (-2,76%).
In calo Cnh Industrial (-2,09%): il presidente della società, Suzanne Heywood, ha ricordato che “l’improvviso e significativo deterioramento dell’ambiente macroeconomico innescato dalla diffusione del virus Covid-19 a livello globale e la conseguente incertezza del mercato, possono avere un impatto sui risultati finanziari della società per il 2020, che non possono essere ragionevolmente stimati a causa del rapido sviluppo della situazione”.
Contrastato il settore bancario. In progresso Ubi (+2,99%), Intesa Sanpaolo (+0,88%), Banco Bpm (+0,68%) e Unicredit (-0,66%). In rosso invece Bper (-4,32%), B.P.Sondrio (-2,78%) e Mediobanca (-1,07%).
Male anche Atlantia (-3,04%), Generali (-1,67%), Eni (-1,49%), Finecobank (-1,43%) e S. Ferragamo (-1,41%).
Tra le mid cap, sotto i riflettori Guala (+21,46% a 5,83 euro), dopo che Investindustrial ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto volontaria parziale al prezzo di 6 euro per azione, finalizzata ad acquisire fino al 20% circa dei diritti di voto (22,6% dei diritti economici).
In ascesa poi Dovalue (+14,18% a 6,2 euro), su cui Equita Sim ha confermato il rating buy con un prezzo obiettivo di 10 euro per azione, Saras (+5,26%), Marr (+4,99%) e Acea (+4,56%).
In flessione, invece, Rcs (-5,67%), Mediaset (-4,21%), Igd (-3,45%) e Danieli (-3,16%). In territorio negativo anche Astm (-2,68% a 14,5 euro), su cui Equita Sim ha ridotto il target price del 15% a 27,2 euro per azione (rating buy), stimando un calo del traffico del 22% sull’anno.
Sull’Aim, in evidenza Relatech (+4%), che ha ottenuto dal ministero dello Sviluppo economico il decreto di concessione per l’avvio del progetto di ricerca industriale denominato “True Detective 4.0”, teso a sviluppare una piattaforma innovativa per la manutenzione predittiva.