Seduta all’insegna della prudenza per l’azionario europeo, con gli investitori concentrati sull’andamento dei contagi da Covid-19 negli Stati Uniti.
Tonfo di Atlantia (-8,29%), dopo le dichiarazioni di legittimità del decreto Genova. In deciso calo il comparto petrolifero (Eni -3%).Male anche le banche (Unicredit -3,44%). In rialzo invece Campari e Stm.
da del 09/07/2020 16:44
di Antonella Ladisi
L’indice Ftse Mib è il peggiore tra i principali listini europei, con un calo dell‘1,98% a 19.505 punti. In rosso anche l‘Ibex 35 di Madrid (-1,25%), il Cac 40 di Parigi (-1,21%), il Dax di Francoforte (-0,12%) e il Ftse 100 di Londra (-1,72%). Lo spread Btp/Bund ha chiuso in leggero allargamento a 167,9 punti base.
La borsa statunitense, dopo una partenza cauta, ha incrementato le perdite con il Dow Jones che ora cede l’1,85%.
Secondo gli esperti, la settimana si sta rivelando poco significativa in termini di direzionalità del mercato, per via dell’assenza di dati macro rilevanti. C’è invece attesa per le prossime mosse delle Banche centrali, mentre si sta iniziando a ragionare sulle prossime elezioni presidenziali Usa.
A piazza Affari, in evidenza Campari (+1,75%) e Stm (+1,22% a 24,13 euro), su cui Equita sim ha alzato del 4% il prezzo obiettivo a 26 euro, confermando il rating hold, dopo le indicazioni positive della società sul current trading.
Sulla parità Ferrari (+0,13%) e Buzzi Unicem (+0,23%). In calo invece Prysmian (-1,52%), Cnh Industrial (-2,6%), Pirelli (-2,91%) e Diasorin (-4,3%), dopo i recenti forti guadagni, e Leonardo (-4,33%).
In profondo rosso Atlantia (-8,29%). La Consulta ha infatti dichiarato che ‘non è illegittimo’ il decreto Genova, nella parte in cui ha escluso Aspi dalla ricostruzione del Ponte Morandi.
Attenzione su Fca (-1,88%), dopo che il giudice distrettuale di Detroit, Paul Borman, ha deciso di respingere la causa di General Motors contro Fca.
Perde terreno il settore bancario: Banco Bpm -3,58%, Unicredit -3,44%, Bper -2,63%, Ubi Banca –2,35%, Intesa Sanpaolo -1,8% e Mediobanca -1,7%. Fa eccezione Mps (+0,79% a 1,52 euro), dopo che Equita sim ha alzato il target price del titolo da 1,3 euro a 1,6 euro per azione, confermando il rating hold (mantenere), in seguito ad un aggiornamento post deal con Amco sugli Npl.
In deciso calo il comparto petrolifero: Tenaris -3,58%, Saipem -4,45%, Eni -3,04%.
Tra le mid cap, in luce Creval (+2,36%), che sarebbe pronta a riavviare il processo per la valorizzazione della divisione Npl, interrotto a marzo a causa del Covid-19.
Infine, sull‘Aim, denaro su Confinvest (+3,38%), in scia ai giudizi positivi degli analisti dopo i dati sui ricavi nel primo semestre in crescita.
Sul fronte valutario, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,13 (-0,26%). Secondo MUFG Bank, le preoccupazioni sull’aumento dei casi di coronavirus potrebbero però sostenere la moneta verde in virtù del suo status di bene rifugio.
I prezzi del petrolio trattano in calo, con il Wti sui 39 dollari al barile (-3,03%). Infine il prezzo spot dell’oro è 1808 dollari l’oncia (-0,64%).