Decisivi i dati economici della Cina per calmare l’ansia degli investitori. Sale la febbre da elezioni: chiunque sia il presidente vincitore, la cosa più importante è che l’esito delle presidenziali non sia incerto. Spread Btp/Bund a quota 139 punti base
da del 02/11/2020 17:04
Le Borse europee hanno tentato il rimbalzo oggi dopo i crolli della scorsa settimana. Milano ha archiviato la seduta con un rialzo del 2,46%, Parigi del 2,04%, Madrid del 2,06%, Francoforte dell’1,97% e Londra dell’1,46%.
Nel frattempo il Dow Jones sale dell’1,4% e il Nasdaq Composite dello 0,42%.
Lo spread Btp/Bund ha chiuso a 139 punti base. I tre fattori decisivi di questa giornata: dati pmi Cina e Eurozona, nuove scommesse del mercato sul fatto che l’esito delle elezioni americane non sarà contestato e il fatto che in Italia verranno varate nuove misure di restrizione all’attività “light”.
Gli ultimi lockdown in Germania, Francia e Regno Unito saranno da un punto di vista economico meno debilitanti di quelli di sei mesi fa. Tuttavia Ben May, direttore della ricerca macro globale di Oxford Economics, ha aggiunto che una discesa del prodotto interno lordo a livello trimestrale nelle principali economie europee fino al 3% sembra ora probabile nel quarto trimestre. Ciò alimenterebbe “il rischio di effetti negativi più duraturi, che comportano un ritorno più lento ai livelli pre-crisi del pil e maggiori cicatrici a medio termine”, ha concluso May.
Sul fronte dei dati macro, il Pmi manifatturiero americano, nella lettura definitiva di ottobre, si è attestato a 53,2 punti, in aumento marginale rispetto ai 53,2 di settembre, e rispetto al preliminare a 53,3 punti.
L’indice Ism manifatturiero degli Usa invece si è attestato a 59,3 punti a ottobre, in rialzo rispetto ai 55,4 di settembre e ben al di sopra delle attese del consenso degli economisti a 55,6 punti.
Il cambio euro/dollaro sta viaggiando a 1,1637 (-0,09%), mentre il prezzo spot dell’oro sta trattando a 1.891,65 dollari l’oncia (+0,63%). Prezzi del petrolio in rialzo: il Brent è scambiato a 38,11 dollari al barile (+0,45%) e il Wti a 35,95 (+0,45%)