Al termine di una seduta volatile per il mercato azionario europeo, Piazza Affari è riuscita a chiudere sopra la parità, anche se lontana dai massimi di giornata. L’indice Ftse Mib si è attestato a 20.231 punti, in rialzo dello 0,22%. Il Cac 40 di Parigi ha evidenziato invece un calo dello 0,43%, il Dax di Francoforte dello 0,23% e il Ftse 100 di Londra dello 0,24%
da 08/06/2020 17:12
di Antonella Ladisi
Nel frattempo, Wall Street prosegue la seduta in territorio positivo, con il Dow Jones che sale dello 0,9%.
Non è bastato a rassicurare i mercati l’intervento della presidente della Bce durante la sua audizione al Parlamento europeo: “Potete stare certi che la Bce continuerà a sostenere la ripresa con tutte le misure appropriate, nell’ambito del suo mandato”.
Matteo Ramenghi, chief investment officer di Ubs WM in Italia, ha sottolineato come la fine del lockdown non abbia comportato un aumento del numero dei contagi, “mentre si registra qualche tentativo di stabilizzazione dei dati economici e passi in avanti significativi a livello di politiche economiche”.
Lo spread Btp/Bund è rimasto sotto controllo durante questa giornata. Questo a seguito dell’audizione al Parlamento europeo di Christine Lagarde, dopo l’annuncio del Tesoro di un nuovo Btp dedicato agli investitori retail. Nel dettaglio il differenziale Btp/Bund ha chiuso a 172 punti base.
A piazza Affari, in evidenza il settore bancario, con Bper in crescita del 4,85%, Unicredit del 3,92%, Mediobanca del 3,12% e Banco Bpm dell‘1,37%. Sotto i riflettori anche Intesa Sanpaolo (+1,73%) e Ubi (+1,51%).
Luce sul comparto oil e oil service: Saipem +1,9%, Eni +1,66% e Tenaris +1,47%. Il prezzo del petrolio Usa al momento segna però una variazione negativa (-3,59%). Nel primo pomeriggio il Wti ha infatti virato in negativo. Questo nonostante l’Opec e la Russia abbiano stabilito un accordo che permetterebbe di estendere fino a luglio 2020 i tagli alla produzione. Inoltre, come precisato da Patrick DeHaan di GasBudd, “la domanda di petrolio rimane inferiore del 20-25% rispetto a un anno fa”.
In forte rialzo Tim (+2,71%), Juventus (+2,67%) e Azimut H. (+2,4%).
In rosso invece Stm (-4,27%), Nexi (-3,95%), Moncler (-2,72%) e Diasorin (-3,86%), dopo l’annullamento dell’accordo di collaborazione scientifica tra il Policlinico San Matteo di Pavia e Diasorin.
Tra le mid cap, in rally Dovalue (+10,55% a 8,07 euro), dopo la comunicazione del perfezionamento dell’acquisizione dell’80% di FPS dalla banca greca Eurobank. Equita Sim ha confermato il rating buy.
Bene anche Cattolica Ass. (+9,53%), che ha comunicato di aver concordato con Ubi il posticipo al 30 giugno 2021 degli accordi bancassicurativi in essere.
In evidenza De’Longhi (+6,08% a 21,62 euro), grazie ai giudizi positivi degli analisti, e Webuild (+3,45%), che ha proseguito il recente trend positivo.
Infine sul listino Aim, denaro su Salcef (+1,64%), che si è aggiudicata da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) la gara di appalto per la realizzazione del raddoppio ferroviario sulla tratta Telese-San Lorenzo Maggiore-Vitulano.
Sul fronte valutario, l’euro sta leggermente guadagnando sul dollaro. Al momento la variazione del cambio euro/dollaro è +0,12%. Come evidenziato dagli analisti di Unicredit, si è verificato infatti un aumento della propensione al rischio, con un conseguente impatto negativo sulle valute rifugio.