Seduta positiva per il listino milanese che ha chiuso con un +1,86% a 19.841 punti, in linea con i guadagni diffusi in tutta Europa.
da del 23/06/2020 18:20
Nel frattempo Wall Street prosegue la seduta sopra la parita’ con il Dow Jones che segna +0,91%. A sostenere il sentiment del mercato da un lato gli indici Pmi in rialzo, dall’altro le parole del Presidente degli Stati Uniti, che ha confermato che l’accordo commerciale tra Cina e Usa rimane in essere poco dopo che il funzionario senior Peter Navarro aveva dichiarato alla televisione nazionale che l’accordo era terminato.
L‘indice Pmi composito dell’Eurozona preliminare di giugno, infatti, si e’ attestato a 47,5 punti, in rialzo rispetto ai 31,9 di maggio e sopra le stime di consenso a 40,5 punti. L’indice preliminare relativo al settore dei servizi si e’ invece attestato a 47,3 punti, in aumento rispetto ai 30,5 del mese precedente (40 punti il consenso). Quello manifatturiero e’ salito a 46,9 punti dai 39,4 precedenti (43,4 punti il consenso).
Entrando nel dettaglio dei singoli Stati, il Pmi manifatturiero preliminare della Germania e’ risalito a 44,6 punti rispetto ai 36,6 di maggio (41 punti il consenso). L’indice preliminare relativo ai servizi tedeschi e’ invece risultato pari a 45,8 punti, in ripresa rispetto ai 32,6 di maggio (41 punti il consenso).
Il Pmi manifatturiero della Francia e’ risultato pari a 52,1 punti, in salita rispetto ai 40,6 del mese precedente (46 punti il consenso). Infine, l’indice Pmi servizi francese si e’ attestato a 50,3 punti, in risalita rispetto ai 31,1 punti di maggio (45,2 punti il consenso). Il Pmi servizi inglese, invece, nella lettura preliminare di giugno, e’ salito a 47 punti dai 29 di maggio. La lettura e’ sui massimi da quattro mesi e sopra le attese di consenso a 36,8 punti.
Quanto agli Stati Uniti, il Pmi servizi americano, nella lettura preliminare di giugno, si e’ attestato a 46,7 punti. Il dato e’ in risalita rispetto ai 37,5 punti di maggio ed e‘ sui massimi da quattro mesi. Il Pmi manifatturiero, invece, nella lettura preliminare di giugno, si e’ attestato a 49,6 punti, in rialzo rispetto ai 39,8 punti di maggio ed e’ anche questo sui massimi da quattro mesi. Infine, le vendite di nuove unita’ abitative negli Usa sono salite a maggio del 16,6% a livello mensile a 676.000 unita’, nettamente sopra il consenso degli economisti, fissato a 630.000.
A piazza Affari, in luce Fca (+5,79%), che ha beneficiato del rally del comparto auto in tutta Europa innescato da Toyota, che ha rivisto al rialzo le sue previsioni per il mese di luglio prevedendo una flessione del 10% rispetto al -40% stimato per giugno. Inoltre, a spingere ulteriormente il titolo, le parole di Mauro Micillo, responsabile della nuova Divisione Imi Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo che, in merito al finanziamento da 6,3 miliardi garantito da Sace al gruppo Fca e alla filiera italiana dell’auto, ha affermato che sono “in attesa che arrivino le prescritte autorizzazioni del Mef e a valle della Corte dei Conti, proprio in queste ore”.
In evidenza anche B. Unicem (+3,18% a 20,14 euro), in scia al giudizio positivo di SocGen che ha avviato la copertura con rating buy e tp di 24 euro per azione.
Seguono Pirelli (+2,85%), Stm (+2,83%), Prysmian (+2,15%), Ferrari (+1,64%), Leonardo Spa (+1,38%) e Cnh I. (+1m3%)
In forte rialzo il comparto bancario sostenuto dai dati macro incoraggianti: Ubi B. +2,89%, Banco Bpm +2,84%, Bper +2,47%, Unicredit +2,26%, Intesa Sanpaolo +1,72%. Da notare, al di fuori delle blue chip, B.Mps in rally con un +7,43%.
Bene Atlantia (+2,55%), dopo la nuova apertura al dialogo con il Governo. In una lettera inviata al Ministero delle Infrastrutture, infatti, Aspi ha sottolineato di voler continuare a negoziare oltre il 30 giugno, fermo restando i propri diritti ai sensi dell’articolo 9bis del contratto di concessione (risoluzione in caso di modifiche unilaterali).
Intorno alla parita’ le utility, tra cui A2A (+0,31%), Terna (+0,03%), Hera (-0,12%) e Italgas (-0,19%). Focus su Snam (-0,39%), che, in consorzio con alcuni tra i piu’ importanti fondi di investimento internazionali, ha raggiunto oggi un accordo con The Abu Dhabi National Oil Company (Adnoc), uno dei maggiori operatori energetici al mondo, per un investimento nelle infrastrutture energetiche degli Emirati Arabi Uniti. Ha contenuto i guadagni Moncler (+0,9% a 35,84 euro), su cui Jefferies ha ridotto il rating a hold da buy, con tp abbassato a 36 euro per azione.
Tra le mid cap, in evidenza Tod’S (+11,04%), Rai Way (+4,41%) e Brembo (+3,95%), mentre hanno perso terreno Cattolica Ass. (-3,25%) e Dea Capital (-2,92%). Sotto la lente degli analisti Autogrill (-0,08%), dopo che la societa’ ha annunciato una serie di accordi con le banche finanziatrici per la sospensione della verifica dei parametri finanziari per 15 mesi dal 30 giugno 2020, prorogabili fino al 31 dicembre 2021.
Sull’Aim, sotto i riflettori Innovatec (+20,18%), in scia al lancio del progetto “House verde” per la riqualificazione energetica sostenibile del patrimonio immobiliare italiano e la messa in sicurezza dello stesso grazie alla ristrutturazione antisismica