Ad Alessandria, il bambino affetto da autismo e con problemi di deambulazione veniva preso a calci sugli stinchi e gli venivano pestati i piedi
Redazione ANSA ROMA 18 febbraio 2020 10:43 NEWS
Spintoni, trascinamenti, allontanamenti – anche per una semplice richiesta di abbraccio – con calci agli stinchi, pestoni sui piedi ai danni di un alunno di 8 anni, affetto da autismo e con problemi di deambulazione, guardandosi alle spalle e cercando sempre di non farsi vedere.
Sono le accuse mosse a una maestra 27enne di Ovada (Alessandria), sospesa per sei mesi dal servizio e indagata a piede libero in un’inchiesta della Procura di Alessandria.
Le indagini della Squadra Mobile di Alessandria sono partite dopo la segnalazione dei genitori, circa un anno fa, che lamentavano – così come avevano fatto prima al dirigente della scuola primaria di Molare (Alessandria) e poi all’ufficio scolastico provinciale – disagi subiti dal figlio e una situazione di isolamento rispetto ai compagni, oltre a poca igiene e al sospetto che consumasse i pasti da solo.
Intercettazioni ambientali e video documentano anche la presenza del piccolo, spesso, in sala ginnastica, da solo, con il tablet, mentre la maestra è poco non attenta e ‘distratta’ dal telefonino.
Interrogata, la donna si sarebbe difesa sostenendo, per esempio, che al bimbo piacesse essere trascinato per terra. Frequenti sarebbero state le discussioni con le colleghe che contestavano quell’uso eccessivo del tablet per lo scolaro. L’insegnante si è rivolta al Tribunale del riesame contro il provvedimento di sospensione, ma la sua richiesta è stata respinta e sabato scorso le è stata notificata l’ordinanza che conferma l’interdizione dalle funzioni di insegnamento.