Saranno destinati alla diffusione di reti gigabit ad alte prestazioni in aree del Paese in cui non esistono attualmente, o in cui non sono previste reti in grado di fornire una velocità di download di almeno 300 megabit al secondo (Mbps)
da del 27/01/2022 13:17
La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme dell’Ue in materia di aiuti di Stato, un regime da 3,8 miliardi di euro che l’Italia ha messo a disposizione attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza per la diffusione di reti gigabit ad alte prestazioni in zone del paese in cui non esistono attualmente nè sono previste reti in grado di fornire una velocitá di download di almeno 300 megabits al secondo (Mbps).
La misura, si legge in una nota, rientra in una strategia globale che l’Italia ha messo in atto per rispondere alle esigenze dei cittadini e delle imprese nel contesto della digitalizzazione del paese e contribuirá inoltre a conseguire gli obiettivi strategici dell’Ue relativi alla transizione digitale.
Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato che “questo regime da 3,8 mld dello Stato italiano sosterrá lo sviluppo di reti ad alte prestazioni in zone che sono attualmente scarsamente servite in Italia. Esso consentirà ai consumatori e alle imprese di accedere a servizi Internet di alta qualitá, contribuendo alla crescita economica del paese e garantendo nel contempo che la concorrenza non sia indebitamente falsata”.
A seguito della valutazione positiva del Pnrr da parte della Commissione e della sua adozione da parte del Consiglio, il regime sarà interamente finanziato dal dispositivo per la ripresa e la resilienza.
Il Pnrr comprende importanti progetti di investimento nel settore delle comunicazioni elettroniche, tra cui la diffusione di reti fisse e mobili ad alte prestazioni. Il regime approvato oggi riguarda in particolare le reti fisse. Il regime resterà in vigore fino al 30 giugno 2026 e il sostegno previsto assumerá la forma di sovvenzioni dirette. La misura finanzierà la diffusione di reti che permettono velocità di download di 1 gigabit al secondo (Gbps) e di 200 megabit al secondo (Mbps) in zone in cui non esistono attualmente nè sono previste reti in grado di fornire velocità di download di almeno 300 Mbps. Lo scopo del regime consiste nel garantire un’ampia disponibilità di reti ad alte prestazioni in grado di fornire agli utenti finali servizi di accesso a comunicazioni elettroniche di alta qualità affidabili e di soddisfare le loro esigenze attuali e future.