Per i mini-enti, la Funzione pubblica renderà noto come comunicare le esigenze di personale
Pnrr, in arrivo le assunzioni nei comuni
E’ alla firma del Ministro dell’Economia Daniele Franco l’attesa circolare che avrà il compito di definire le condizioni e i criteri in base a cui le amministrazioni locali potranno imputare a valere sulle risorse del Pnrr i costi di tali contratti.
da del 15/01/2022
La macchina assunzionale dei comuni per rinforzare gli organici in prospettiva del Pnrr scalda i motori. E’ infatti alla firma del Ministro dell’Economia Daniele Franco l’attesa circolare che avrà il compito di definire le condizioni e i criteri in base a cui le amministrazioni locali titolari dei progetti, interessate ad assumere personale a tempo determinato specificamente destinato a realizzare gli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, potranno imputare a valere sulle risorse del Pnrr i costi di tali contratti.
Tali assunzioni non saranno più soggette ad autorizzazione perché la preventiva verifica da parte delle Amministrazioni Centrali servirà solo per spese di personale ulteriori, diverse da quelle inserite nei quadri economici. La Circolare Mef sblocca di fatto la prima delle due procedure (riformulate dal dl 152/2021) attraverso cui gli Enti Locali potranno rimpinguare gli organici in vista del Recovery Plan.
La seconda è rappresentata dalle assunzioni straordinarie a valere sulle proprie risorse di bilancio, grazie al meccanismo previsto nel Decreto Legge Pnrr che amplia le capacità assunzionali dei Comuni liberando nei Bilanci risorse per 600 milioni da destinare alla sottoscrizione di almeno 15 mila contratti a tempo determinato. Contratti che avranno un duplice vantaggio: saranno in deroga al tetto di cui all’art.9 comma 28 del decreto legge 78/2010 (quindi senza il vincolo della spesa di personale a tempo determinato del 2009) e non andranno a gravare sulle capacità assunzionali di cui all’art. 33 del dl 34/2019 che valgono solo per le assunzioni a tempo indeterminato (si veda ItaliaOggi del 4 e dell’11 dicembre 2021).
I Comuni con meno di 5.000 abitanti sono invece alla finestra in attesa di conoscere le determinazioni del Dipartimento della Funzione Pubblica che sta predisponendo un sistema di acquisizione delle informazioni necessarie alla ripartizione delle risorse del Fondo da 30 milioni di euro stanziato per le assunzioni a tempo determinato destinate al potenziamento amministrativo dei mini-enti coinvolti nel Pnrr. Il Fondo (30 milioni per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026), previsto dal DL 152, consentirà ai mini-enti di avere a disposizione risorse aggiuntive per coprire gli oneri per le assunzioni.
Il dl Pnrr stabilisce che i contributi siano ripartiti con Dpcm adottato su proposta del Ministero della Funzione Pubblica (di concerto con Interno e Mef). E a tal fine prevede che i mini-enti comunichino entro 30 giorni dalla conversione in legge del decreto le esigenze di personale necessarie a coprire le carenze di professionalità da impiegare sui Progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il cui costo non è sostenibile con le risorse a bilancio. La deadline sarebbe quindi il 31 gennaio anche se, come precisato dall’Anci in una nota sulle assunzioni Pnrr, e confermato anche da Palazzo Vidoni, tale termine va inteso come «ordinatorio e non perentorio». I mini-enti dovranno quindi attendere le istruzione del Dipartimento della Funzione Pubblica che ha comunicato che il termine per presentare le richieste di accesso al Fondo verrà reso noto «non appena sarà disponibile il sistema di ricezione delle comunicazioni da parte dei comuni interessati».