Il Consiglio Superiore della Magistratura si oppone alla sentenza del Tar Lazio
da del 17/03/2021 11:57
Il Consiglio Superiore della Magistrature ricorre contro la sentenza del Tar del Lazio che ha bloccato la nomina di Michele Prestipino Giarritta alla carica di Procuratore di Roma. Il Plenum del Csm ha votato a maggioranza la delibera della Quinta Commissione con cui si invita l‘Avvocatura Generale dello Stato a presentare appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar del Lazio che ha accolto il ricorso di Marcello Viola contro la nomina di Prestipino al vertice della Procura capitolina.
La delibera di costituzione in giudizio è stata approvata a maggioranza con 13 voti a favore, 6 contrari (Donati, Lanzi, Cavanna, D`Amato, Di Matteo, Basile) e 5 astenuti (Miccichè, Braggion, Cerabona, Ardita, Gigliotti).
Nella sentenza del Tar Lazio, che ha annullato la decisione del Csm del 4 marzo 2020, viene messo in evidenza come la Quinta Commissione abbia cambiato avviso, dopo la diffusione delle intercettazioni captate dal cellulare dell’ex presidente dell’Anm ed ex componente del Csm, Luca Palamara, come sottolineato dalla difesa di Viola.
Il Tar del Lazio ha sottolineato che “non risulta in atti una motivazione specifica sull`esclusione del dott. Viola da parte della Quinta Commissione, per cui deve concludersi che, in realtà, la procedura di conferimento dell`incarico direttivo sia stata viziata ‘a monte’ dalla carenza di motivazione in ordine all`esclusione del dott. Viola, già oggetto di precedente proposta”.