giovedì, Luglio 2, 2020

Recovery fund, incontro Von Der Leyen-Merkel per l’accordo

La presidente della commissione Ue e la cancelliera tedesca spingono per un’intesa entro luglio. Convocato per l’8 un summit delle istituzioni europee in vista del vertice dei capi di stato e di governo che si terrà il 17 e il 18 luglio.

da del 02/07/2020 19:15

di redazione Roma

“I prossimi sei mesi saranno determinanti per il futuro Ue. Dobbiamo forgiare un accordo per il Next generation Ue e per il bilancio pluriennale al Consiglio europeo e dobbiamo essere sicuri che questo pacchetto sia approvato dal parlamento Ue e ratificato dagli stati membri”. Così la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che ha incontrato la cancelliera tedesca e presidente di turno dellUe Angela Merkel “C’è una enorme pressione sul tempo, e la crisi che determina il ritmo, ogni giorno perso saranno moltissime le persone che perderanno il lavoro, ci sarà un indebolimento delle nostre economie, ogni singolo giorno conta”, ha sottolineato la numero uno dell’esecutivo europeo.

Il colloquio di oggi è servito per accelerare la trattativa e raggiungere l’intesa sulla risposta europea alla crisi legata alla pandemia. Von der Leyen, ma bisogna dire anche Merkel, cercano di concludere l’intera difficile operazione entro i primi 20 giorni di luglio e la presidente della commissione Ue ha convocato per l’8 luglio i vertici delle Istituzioni comunitarie sugli interventi di sostegno all’economia e di risposta alla crisi, anche in vista del Consiglio europeo del 17-18 luglio. “Raggiungere un accordo rapido e ambizioso sul pacchetto di ripresa in Europa è la massima priorità dell’Ue per le prossime settimane”, afferma Von der Leyen.

La Commissione ha formulato proposte che “rispondono alle esigenze di ripresa dell’Europa e porranno le basi per un’economia più sostenibile e resiliente per le generazioni future”. Da quando la Commissione ha presentato le sue proposte per Next Generation Eu e un rinnovato Quadro finanziario pluriennale per il 2021-2027 (lo scorso 27 maggio), “si sono tenuti intensi contatti con il parlamento europeo e con il Consiglio. Questi scambi costruttivi hanno dimostrato che c’è una determinazione condivisa ad agire per sostenere la ripresa europea”. Von der Leyen ha aggiunto che “sarà necessaria una forte leadership politica per portare a buon fine questo lavoro. Uno stretto coordinamento tra le istituzioni e il pieno coinvolgimento del Parlamento europeo sono di fondamentale importanza. Raggiungere rapidamente un accordo è cruciale”.

Da qui l’invito a un vertice ristretto, che avverrà appunto l’8 luglio, fra la stessa Von der Leyen, David Sassoli, presidente del Parlamento, Angela Merkel, cancelliere tedesco nella sua qualità di presidente di turno del Consiglio Ue, e Charles Michel, presidente del Consiglio europeo.

Sulla necessità di agire rapidamente e con efficacia ha insistito anche Merkel. “Tutti sanno che la risposta a questa crisi deve essere anche una risposta poderosa, che sia in grado di muovere qualcosa.E tutti sanno che sarebbe meglio un accordo a luglio. Le trattative saranno complesse. ma deve esserci comunque per questa estate un accordo, non so immaginare un’alternativa. Sarò a Bruxelles il 17 luglio per arrivare a un accordo a luglio, “ma se non ci sarà dobbiamo continuare a lavorare”.

Von der Leyen ha spiegato che “al Consiglio c’è una completa unanimità nell’approccio che riguarda il Next generation Eu. Naturalmente ci sono ancora molti dettagli da negoziare, sulla dimensione, sui prestiti e le sovvenzioni, e questo è fuori questione”.

E’ stato poi il commissario Ue per gli Affari economici e monetari, Paolo Gentiloni, a manifestare fiducia sull’esito del negoziato e sulle capacità di trattativa di Merkel: “E’ la migliore negoziatrice mai conosciuta nella mia esperienza politica”, ha dichiarato.

Gentiloni ha aggiunto che “le decisioni prese vanno nella giusta direzione da parte della Bce e degli Stati membri. C’è stato un impegno decisivo che si concluderà con un altro accordo storico a ottobre per la Brexit. Dobbiamo essere fiduciosi. C’è la consapevolezza di una risposta comune e nessuno la nega. Nessuno ha sbattuto la porta di fronte alla proposta della Commissione, anche se ci sono punti di vista differenti”, ha detto Gentiloni. “Si sta aprendo un negoziato. Il terzo motivo di ottimismo è che non si può non decidere. Un senso di responsabilità minima porta in questa direzione e i capi stato e di governo saranno portati a prendere una decisione. Altra ragione di ottimismo è che con la presidenza tedesca alla guida abbiamo una delle migliori negoziatrici che io abbia conosciuto nella mia esperienza politica. Inoltre C’è ritrovato spirito di collaborazione con la Francia. Detto questo le questioni da sciogliere sono tante”

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