La riforma bandiera del Movimento 5 stelle modifica i tre articoli della Carta sul numero degli eletti: 56, 57 e 59. Dalla prossima legislatura, dunque, i deputati scenderanno da 630 a 400, i senatori da 315 a 200. Si tratta del quarto referendum costituzionale della storia, il secondo ad essere approvato dal voto popolare.
di F. Q. | 21 SETTEMBRE 2020
Referendum, con la vittoria del Sì l’asse M5s-Pd lancia ‘la stagione delle riforme’. Crimi: ‘Legge elettorale, taglio indennità, conflitto d’interessi’
Referendum, Di Maio dopo la vittoria del Sì: “Fronte del No si è riunito per colpire il governo o me, ma ha ricevuto contro un boomerang”
Avanti col taglio. Quando ancora lo scrutinio è alle battute iniziali la vittoria del Sì al referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari appare già netta e schiacciante: secondo tutte le prime rilevazioni il via libera alla riforma è dato poco sotto il 70%. Una vittoria annunciata, dato che durante tutta la campagna elettorale i sondaggi hanno sempre dato i No largamente staccati: superano di poco i trenta punti percentuali. Dalla prossima legislatura, dunque, i parlamentari passeranno da 945 a 600. I deputati scenderanno da 630 a 400, i senatori da 315 a 200. La riforma, infatti, modifica i tre articoli della Carta sul numero degli eletti: 56, 57 e 59. In pratica riduce il numero degli eletti tra Camera e Senato del 36,5%.
“Quello raggiunto oggi è un risultato storico. Torniamo ad avere un Parlamento normale, con 345 poltrone e privilegi in meno. È la politica che dà un segnale ai cittadini. Senza il MoVimento 5 Stelle tutto questo non sarebbe mai successo”, ha scritto su facebook dopo la diffusione dei primi dati Luigi Di Maio, ministro degli Esteri ed ex capo politico del Movimento 5 stelle. Il suo successore, Vito Crimi, è stato il primo leader politico a rilasciare una dichiarazione ufficiliare: “Appreso in queste ore delle proiezioni che danno un risutlato storico e straordinario. Ringrazio tutti coloro che sono andati a votare in questo peridodo di emergenza Covid”.
Elezioni e Referendum 2020, risultati in diretta: SÌ 68,1% – NO 31,9%. Proiezioni: in Toscana Giani avanti. Puglia, testa a testa Emiliano-Fitto.