martedì, Febbraio 18, 2020

Risiko Bancario-INTESA LANCIA L’OPS SU UBI…..

A sorpresa il gruppo guidato da Carlo Messina ha appena annunciato il lancio di un’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria su Ubi Banca. Offerte 1,7 azioni per ogni azione Ubi. Previsti 730 milioni di sinergie e 1270 milioni di costi una tantum di integrazione. Per temi di antitrust, decisa già la cessione di 400 filiali a BPER e attività assicurative a Unipol | Ops di Intesa, no comment di Ubi | Ecco il comunicato ufficiale dell’Ops

da MF-Milano Finanza.it del 17/02/2020 23:47

di di Luca Gualtieri

Un blitz inatteso. Una mossa a sorpresa. Arrivata nella tarda serata. Un segnale per l’intero settore creditizio. E così Intesa Sanpaolo muove su Ubi Banca. Il gruppo guidato da Carlo Messina ha appena annunciato il lancio di un’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria su Ubi Banca.

Le condizioni: per ciascuna azione Ubi portata in adesione all’offerta, Intesa offrirà un corrispettivo unitario, non soggetto ad aggiustamenti, pari a 1,7 azioni ordinarie di nuova emissione.

Sulla base del prezzo ufficiale delle azioni dell’offerente rilevato alla chiusura del 14 febbraio 2020 (pari a euro 2,502), il corrispettivo esprime una valorizzazione pari a euro 4,254 (con arrotondamento alla terza cifra decimale) per ciascuna azione dell’emittente e, dunque, incorpora un premio del 27,6% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni dell’emittente rilevato alla chiusura del 14 febbraio 2020 (pari a euro 3,333).

Previsti 730 milioni di sinergie e 1270 milioni di costi una tantum di integrazione. Per temi di antitrust, decisa già la cessione di 400 filiali a BPER e attività assicurative a Unipol.

Le finalità industriali? “L’offerente”, spiega una nota, “si è determinato a promuovere l’offerta al fine di consolidare ulteriormente, attraverso l’apporto della clientela e della rete dell’emittente, la propria leadership nel settore bancario italiano, dove opera con successo in tutti i segmenti di mercato”.

E ancora: “La prospettiva del settore finanziario e bancario nei prossimi anni è caratterizzata da un consolidamento nel quale i principali operatori potranno essere campioni sia europei sia extraeuropei. È interesse di Intesa raggiungere dimensioni che le consentano di competere autonomamente e svolgere un ruolo proattivo nel panorama bancario europeo. L’offerente ritiene, altresì, che il conseguimento della crescita dimensionale dovrebbe avvenire tramite un’operazione di aggregazione con un altro operatore che abbia, per quanto possibile, caratteristiche simili all’offerente stesso, in modo da minimizzare i rischi di esecuzione e creare valore per tutti gli stakeholders, fine ultimo di un grande player di settore”.

L’Offerta, spiega la nota di Intesa, rappresenta un’operazione di mercato rivolta direttamente a tutti gli azionisti di Ubi, tale da garantire loro la possibilità di essere gli artefici, con l’adesione all’offerta stessa, di un’aggregazione tra l’offerente e l’emittente che permetta la piena valorizzazione delle potenzialità dei due gruppi tramite la creazione di una realtà capace di:

1) rafforzare gli stakeholders dei due gruppi, inclusa la componente italiana, nel panorama bancario europeo;
2) creare valore per gli azionisti tramite la distribuzione di flussi di dividendi sostenibili nel tempo anche grazie alle sinergie derivanti dall’aggregazione e stimate a regime in circa 730 milioni ante imposte per anno;
3) valorizzare gli esponenti aziendali di Ubi per apportare reputazione e prestigio;
4) integrare il vertice aziendale dell’emittente nelle prime linee di management di una realtà leader in Italia e di dimensioni europee;
5) offrire alle risorse aziendali dell’emittente l’opportunità di crescere professionalmente nel nuovo gruppo;
6) realizzare utili consolidati superiori a 6 miliardi dal 2022.

(notizia in aggiornamento)

 

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