ROMA / CRONACA
Gli agenti del Commissariato Prati l’hanno bloccato con un’altra persona al Campo San Francesco dove la sua squadra gioca in Prima categoria: trovato un etto di cocaina e tutto il necessario per confezionare dosi. Giorni fa preso il capitano del Campus Eur
di Rinaldo Frignani
Una parte delle armi sequestrate dalla polizia nel centro sportivo San Francesco ad Acilia
Tracce di cocaina nell’infermeria, e in segreteria una pistola d’epoca, ad avancarica, con innesco a luminello e canna strombata, risalente all’800. Ma soprattutto oltre un etto di droga che un frequentatore dell’impianto sportivo di San Francesco, in via Ludovico Buglio, ad Acilia, nascondeva nei pantaloni. Per questo gli agenti del Commissariato Prati hanno arrestato lui, Marcello Merlini, 49 anni, e il presidente del «Città di Aprilia», squadra che milita nel campionato di Prima categoria, Massimo Mariani, di 56 anni, per spaccio in concorso.
L’operazione è scattata nel pomeriggio di mercoledì dopo accertamenti sulla vendita cocaina in Centro. Gli investigatori della squadra di polizia giudiziaria, coordinati dal dirigente Filiberto Mastrapasqua, si sono presentati nel campo sportivo individuando subito il 49enne: durante una perquisizione personale sono saltati fuori 111 grammi di droga e un coltello a serramanico. Gli agenti si sono poi diretti nell’infermeria dove c’era il presidente: lì sono stati sequestrati un bilancino, un frullatore con tracce di cocaina e sostanza da taglio.
In segreteria, insieme con la pistola, detenuta senza permesso e sulla quale sono ora in corso accertamenti, sono stati trovati coltelli e un machete insieme con munizioni per armi automatiche.
Per questo motivo solo al presidente del «Città di Acilia» sono contestati anche i reati di detenzione abusiva di armi da fuoco e improprie. Poche settimane fa sempre ad Acilia i Carabinieri avevano arrestato il capitano del Campus Eur (campionato di Eccellenza), Alessandro Corvesi, ex Primavera della Lazio, con 26 chili di cocaina per 5 milioni di euro. Si indaga per verificare se ci sia un collegamento fra le due vicende.