In vista della manifestazione nazionale indetta per il 18 dal Fronte della Gioventù comunista per ricordare Lorenzo e Giuseppe, morti in incidenti durante l’alternanza scuola-lavoro, il Ministero dell’Interno chiede ai Prefetti «il coinvolgimento dei presidi»
di Rinaldo Frignani
Massima sicurezza ma anche l’attivazione di «ogni possibile canale di preventivo dialogo con i promotori o gli organizzatori delle iniziative, valutando anche l’opportunità di un coinvolgimento dei dirigenti scolastici». Così mercoledì mattina il Capo di Gabinetto del Ministro dell’Interno Bruno Frattasi in una circolare indirizzata ai Prefetti in vista della manifestazione nazionale indetta per venerdì a Roma dal Fronte della Gioventù comunista in segno di solidarietà alle tragedie di Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci, 18 e 16 anni, morti mentre erano impegnati in stage per l’alternanza scuola-lavoro.
Oltre ai controlli di routine, nel documento vengono esortati i Questori in quanto l’attività di interlocuzione con promotori e organizzatori potrà costituire un efficace sistema «per scongiurare possibili strumentalizzazioni delle istanze studentesche e per isolare le frange più radicalizzare della protesta».
Il Capo di Gabinetto del Ministro Luciana Lamorgese ricorda anche il «doveroso bilanciamento fra il diritto di manifestare e le indefettibili esigenze di tutela dell’ordine della sicurezza pubblica», anche se il dialogo è comunque ritenuto necessario «in considerazione della delicatezza delle tematiche sollevate dal mondo studentesco e della correlata esigenza che ad essa corrisponda una sensibile capacità di ascolto e mediazione», come aveva ribadito nei giorni scorsi la stessa responsabile del Viminale.
16 febbraio 2022 (modifica il 16 febbraio 2022 | 11:52)