Picco dei volumi delle conversazioni sul coronavirus, il nuovo dpcm ha innescato nuovamente le polemiche. Si parla moltissimo di mascherine, nuove icone divisive della discussione, e pochissimo di economia e lavoro
di Kpi6 per AGI MASCHERINE LOCKDOWN COVID-19 CORONAVIRUS
da aggiornato alle 10:03 18 ottobre 2020
© AGF – Covid, coronavirus
AGI – Il virus corre veloce in tutto il mondo, e con esso anche le conversazioni e gli sbalzi di emozioni su social; i volumi delle conversazioni seguono con precisione l’andamento dei contagi. Proveniamo dai mesi estivi in cui si è parlato meno di Covid rispetto all’inverno, e anche il livello di ostilità sulla gestione dell’emergenza risultava attenuato. Con la ripresa della crescita dei contagi puntualmente crescono anche le conversazioni e le polemiche.
Solo nell’ultima settimana le conversazioni con tema il Covid sono cresciute del 10%, quasi 700mila nell’ultimo mese, un tendenziale costante e progressivo che accompagna la crescita dei contagi e dei ricoveri, tuttavia con focus tematici differenti. Mentre in passato erano il lockdown e la scuola i temi principali della discussione, ora il dibattito si concentra principalmente sulle mascherine, diventate icona della ribellione (i #nomask e le proteste di piazza) e al tempo stesso obbligatorie come previsto dall’ultimo dpcm firmato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza: le mascherine vanno indossate all’aperto (fatta eccezione per l’attività sportiva) e al chiuso nei luoghi diversi dalla propria abitazione.
Sono raccomandate anche all’interno delle proprie case quando si è in presenza di amici o familiari non conviventi. Misure necessarie e di buon senso per molti, liberticide e lesive dei valori democratici per altri, almeno a giudicare dall’analisi delle conversazioni in rete.
È sorprendentemente basso, invece, il volume delle conversazioni sui problemi economici conseguenti Covid, appena 5,88% del campione, nonostante le incertezze e soprattutto la scadenza a fine anno del blocco dei licenziamenti (nonostante il Governo stia pensando a una proroga).
Time trend delle Conversazioni online sul COVID-19 in Italia
Di lockdown si parla maggiormente al nord, la zona d’Italia più colpita dalla Pandemia durante l’inverno scorso, l’attenzione sul tema dei contagi è ancora altissima specialmente in queste ore nelle quali si parla di nuove chiusure localizzate regionali.
Unica eccezione, il Lazio, la regione italiana con la maggiore concentrazione di conversazioni sul lockdown proprio perché in queste sono state ipotizzate dai vertici istituzionali regionali delle mini chiusure localizzate, come è già stato fatto nella provincia di Latina.
Ovviamente nelle conversazioni degli utenti rientrano gli sportivi che hanno annunciato la positività al virus: Valentino Rossi, Federica Pellegrini, Cristiano Ronaldo. I numerosi messaggi di vicinanza e affetto sono gli unici in grado di moderare il sentiment complessivo dell’analisi, all’89% negativo.
I social restituiscono l’immagine di paese arrabbiato, stanco, deluso, preoccupato e soprattutto, ancora una volta, diviso. Chi chiama in causa il fascismo, chi l’aborto, chi fa accostamenti con altre tragedie come i morti durante gli sbarchi dei migranti.
Il Covid diventa così un grande detonatore sociale che trova nei social media l’amplificazione per conversazioni di ogni tipo, utilizzando registri comunicativi molto differenti tra loro.