CRONACA ROMA
L’«Associazione temporanea imprese» è guidata da Acea. Segnato un altro passo per la realizzazione dell’impianto voluto dal sindaco Roberto Gualtieri in veste di Commissario per il Giubileo.
di Manuela Pelati
Chiuso mercoledì 1 marzo il bando per la realizzazione del termovalorizzatore di Roma , unico partecipante è un Ati, l’«Associazione temporanea imprese» costituita per lo scopo e capeggiata da Acea, la multi utility partecipata al 51% del Comune. Nel gruppo di aziende oltre ad Acea ci sono Hitachi Zosen Inova Vianini Lavori e Suez.
«L’iter per il termovalorizzatore sta andando bene – ha detto il sindaco Roberto Gualtieri che ha stabilito la costruzione dell’impianto in veste di commissario per il Giubileo – . Proprio due ore fa è scaduto il termine del primo grande atto concreto: sulla base del nostro piano avevamo aperto la manifestazione di interesse per la presentazione di proposte per realizzare l’impianto. Il termine scadeva oggi. Ora apriremo le proposte, e potremo concretamente mettere a gara il progetto».
Il sindaco ha parlato mercoledì mattina a Teleradiostereo.
«Stiamo rispettando tutte le tabelle di marcia – ha aggiunto – Roma per troppo tempo non ha avuto impianti e ha pagato salatissimo. Noi vogliamo rispettare i tempi». Come metodo, semmai, «ci si tiene larghi e si arriva prima».
Il termovalorizzatore, secondo il piano del Campidoglio ,dovrà smaltire 600 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati l’anno e per la realizzazione è stato acquistato da Ama il terreno di 10 ettari a Santa Palomba, ai confini del Comune di Roma nel IX Municipio in direzione di Albano. L’impianto deve contemplare la cattura di co2 per non metterla in atmosfera. Costo complessivo del progetto circa 750 milioni di euro.
Da parte di Acea, l’amministratore delegato Fabrizio Palermo ha commentato: «Acea conferma il proprio impegno a supporto di Roma Capitale, in particolare in un settore importante come la valorizzazione dei rifiuti. L’azienda da sempre è al servizio della Capitale, città in cui è nata e in cui gestisce già servizi primari, come il servizio idrico e la distribuzione di energia elettrica. Oggi con la presentazione della manifestazione di interesse Acea conferma le strategie di sviluppo del Gruppo nei settori dell’ambiente e dell’economia circolare con un’attenzione sempre crescente alla sostenibilità e al territorio».
Intanto martedì è stata chiusa definitivamente la discarica di Albano dove gli scarti dei rifiuti romani sono andati in diminuzione negli ultimi mesi, da quando l‘ex sindaca Raggi stabilì l’invio fino a mille tonnellate al giorno con ordinanza emergenziale il 2 agosto 2021.
Al momento la discarica che serve Roma (legata agli impianti Tmb) è quella di Viterbo, poiché la maggior parte dei quantitativi di indifferenziata sono esportati in altre Regioni con lunghi contratti fino al 2026. Molta la spazzatura inviata all‘estero soprattutto a inceneritori, in Austria, Portogallo e Spagna e da qualche mese anche in Svezia e Olanda.
Intanto lunedì Legambiente e Wwf Italia hanno depositato un ricorso al Tar contro la decisione del termovalorizzatore stabilito da Gualtieri. Le associazioni ambientaliste sostengono che la soluzione è da ricercare nell’«economia circolare fatta di riduzione dei rifiuti, raccolta porta a porta, differenziata, incentivi al riuso e applicazione delle più moderne tecnologie per la gestione del residuo indifferenziato».
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01 marzo 2023 ( modifica il 02 marzo 2023 | 15:43)