L’uomo, un romeno di 53 anni, era circondato dall’acqua e bloccato nel suo giaciglio quando è stato raggiunto dai pompieri sommozzatori. Il fiume, con l’Aniene, monitorato per le prossime piogge. Allerta idrogeologica in provincia.
di Rinaldo Frignani
Chiusura sottopassi per allagamenti
Una lunga offensiva del maltempo, con pioggia e temporali sparsi, che secondo le previsioni meteo dovrebbero durare almeno fino a giovedì-venerdì prossimo. Con il Tevere e l’Aniene sorvegliati speciali, soprattutto dopo l’allerta arancione lanciata sabato pomeriggio dal Centro Regionale della Protezione civile almeno fino alla mattinata di oggi. Ma le precipitazioni, insieme con un abbassamento delle temperature minime, dovrebbero proseguire ancora, aggravando i danni già causati dal nubifragio che si è abbattuto su Roma e provincia, così come su alcune zone del Lazio, dalla serata di due giorni fa e per tutta la notte fra sabato e domenica.
In questo quadro preoccupante si inquadra la chiusura degli accessi e delle banchine del Tevere, dove ieri gli agenti della polizia municipale hanno monitorato gli accampamenti di senza tetto che sono stati invitati ad allontanarsi per rifugiarsi oltre i muraglioni: uno, romeno di 53 anni, è stato salvato ieri sera dai pompieri sotto le arcate di Ponte Milvio e ricoverato in ospedale.
Il livello dell’acqua, secondo l’idrometro di Ripetta, è comunque ancora in sicurezza, visto che è di poco superiore ai sette metri, e l’allerta di primo livello scattata a undici e mezzo. Ma l’attenzione rimane alta, anche perché l’apertura controllata delle dighe di Corbara e Castel Giubileo, in caso di necessità senza per le piogge pesanti che sono abbattute a nord di Roma, potrebbero far innalzare all’improvviso il livello del fiume. A preoccupare è inoltre il rischio idrogeologico, peraltro già sottolineato dai vertici regionali della Protezione civile, con le infiltrazioni d’acqua che ancora una volta potrebbero in alcune zone causare frane e smottamenti.
Intanto si contano i danni causati dalla pioggia caduta in abbondanza fra sabato e domenica, sebbene per oggi sia prevista una parziale tregua. Oltre duecento interventi dei vigili del fuoco, anche per alberi e rami caduti sulle strade – un automobilista ferito in modo non grave sulla via del Mare – ma anche oltre cento da parte della polizia municipale, che per precauzione ha chiuso alcuni sottopassi, anche sul lungotevere, che si erano allagati. Numerose le richieste di aiuto ricevute dal comando provinciale dei pompieri di via Genova che ha inviato le squadre anche per sopralluoghi nelle zone di Roma più soggette ad allagamenti, dalla Piana del Sole, a Ponte Galeria, alla Tiburtina Valley, fino a Labaro-Prima Porta e l’Idroscalo di Ostia, come anche all’Infernetto. Sotto stretta osservazione, anche dalla Protezione civile, i corsi d’acqua secondari, i fossi e i torrenti. Chiusure per enormi pozze che pregiudicavano la circolazione in viale Isacco Newton, al Portuense, come in viale Tiziano, al Flaminio, e ancora sul lungotevere Michelangelo, a piazza delle Cinque Giornate (Prati), come anche in via Ostiense, a Malafede. Non ci sono state persone coinvolte, ma disagi alla circolazione per il transennamento di strade in attesa che venissero ripristinate le condizioni di sicurezza. Colpiti anche Ostia, Tuscolano, Anagnina e Talenti-Montesacro.
7 dicembre 2020 | 07:38