Il trust autodichiarato non ispira fiducia. La coincidenza tra disponente e trustee è un segnale di anomalia, secondo l’Unità di informazione per l’Italia (Uif)
da del 23/06/2021
Il trust autodichiarato non ispira fiducia. La coincidenza tra disponente e trustee è un segnale di anomalia. È uno dei casi di riciclaggio analizzati all’interno del Quaderno dell’antiriciclaggio «Casistiche di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo», pubblicato dall‘Unità di informazione per l’Italia (Uif) il 17/6/2020.
Schema Ponzi con un trust. Un trust viene utilizzato come veicolo per la raccolta del capitale necessario a finanziare un’iniziativa imprenditoriale nel settore della gelsibachicoltura.
A fronte della sottoscrizione di quote del trust, viene promessa una elevata remunerazione alimentata dai ricavi dell’attività di impresa. Una prima anomalia emersa nel caso è la coincidenza tra disponente e trustee (cd trust autodichiarato); dall’atto istitutivo, infatti, risultava che il promotore del trust era coinvolto nel duplice ruolo di disponente e trustee. Inoltre, dai controlli sulla movimentazione dei conti intestati al trust e alle società collegate per verificare la coerenza tra i flussi finanziari riscontrati e l’attività di impresa prospettata si è evidenziato che, in assenza di flussi derivanti dall’attività economica prospettata, il capitale raccolto fra i sottoscrittori veniva utilizzato direttamente per pagare i rendimenti solo ad una parte di essi, oltre ad alimentare grossi flussi finanziari verso imprese riconducibili agli stessi soggetti promotori del trust.
Usare la p.a. per finanziare il gioco. Un dipendente di un’amministrazione pubblica riceve pagamenti disposti dalla p.a. di appartenenza, apparentemente destinati a società terze, che vengono utilizzati per finanziare l’attività di gioco svolta dal soggetto. I pagamenti ricevuti dall’amministrazione pubblica di appartenenza non sono riconducibili a erogazioni periodiche della retribuzione, ma recano causali riferite alla prestazione di servizi da parte di fornitori della p.a.. Tuttavia le somme, invece di essere indirizzate ai rapporti dei fornitori, risultavano destinate al conto del dipendente.In particolare, la provvista acquisita è utilizzata principalmente per prelevamenti di contante, ricariche di carte di pagamento. Aperto, infine, un procedimento penale per peculato nei confronti del dipendente.
Giulia Provino