Vigili urbani di guardia 24 ore su 24 ai contatori dell’energia elettrica nel campo nomadi in via Luigi Candoni, alla Magliana, teatro anche di recente di incendi di moduli abitativi, per fortuna senza vittime, provocati da corto circuiti collegati proprio ad allacci abusivi alle utenze. Lo stesso è accaduto qualche giorno fa anche nell’insediamento più grande a Castel Romano, sulla via Pontina. 

Da giovedì mattina 10 pattuglie della polizia municipale, ovvero 20 agenti, per turno sono stati incaricati dal comando generale, dopo un’ordinanza specifica del Comandante Ugo Angeloni, di presidiare le colonnine di rifornimento energetico nel campo nomadi, dopo che lo stesso Sindaco Roberto Gualtieri era intervenuto per commentare uno degli incendi accidentali causati dagli allacci abusivi alla corrente elettrica chiedendo immediati provvedimenti per vigilare sugli insediamenti. 

L’iniziativa tuttavia viene criticata da alcuni sindacati di categoria. Per il Segretario romano aggiunto del Sulpl Marco Milani «in una città che vede la cronica carenza organica di agenti aver superato le 3mila unità, sottrarre ulteriori preziose risorse a territorio e cittadini appare essere frutto dell’ennesima improvvisazione gestionale. Come questo sindacato denuncia da tempo, la situazione all’interno dei campi è degenerata nell’ultimo biennio, anche grazie alla snaturalizzazione del Gruppo speciale sicurezza pubblica emergenziale da ordinamento preposto ai controlli. Ulteriore riflessione andrebbe fatta infine sul ruolo e sui compiti d’istituto della polizia locale: appare infatti inverosimile che gli agenti debbano essere impiegati a piantonare h24, centraline, impianti elettrici e pali della luce. con modalità simili al picchetto presente all’Altare della Patria. In attesa di un riordino della categoria, ci si attenga perlomeno alle norme ed all’ordinamento vigente. A un organico con sempre meno uomini, sembrerebbero corrispondere sempre più compiti assurdi».

 Centraline presidiate (LaPresse)