La forte scossa ha colpito la zona di Durazzo attorno alle 4 del mattino circa, ora italiana. ll sisma avvertito anche in Abruzzo e nel Sud
TiscaliNews
Sono più di 15 i morti, 600 i feriti e parecchi i dispersi nei crolli. E’ questo il primo bilancio di una scossa di terremoto di magnitudo 6.5 che ha colpito alle 2,54 ora locale (le 3,54 in Italia) la costa settentrionale dell’Albania, vicino a Durazzo. Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano e del servizio geologico statunitense Usgs, l’ipocentro del sisma sta a circa dieci chilometri di profondità e l’epicentro è stato localizzato tra Shijak e Durazzo. Da Tirana a Durazzo è il panico, mentre sono al lavoro i soccorsi tra le macerie.
La scossa sentita anche in Italia
Il terremoto che ha colpito l’Albania è stato avvertito distintamente anche nel nostro Paese, in particolare in Puglia, Basilicata, Calabria e Abruzzo attorno alle 4 del mattino. Per ora non risultano segnalazioni di vittime, dispersi o danni, è stata attivata l’unità di crisi della Farnesina che procede al monitoraggio della situazione, come ha annunciato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
Aiuti via aerea dall’Italia
“Dall’Italia sono partiti i primi aiuti. Il premier Conte ha inviato aerei con delle unità speciali”: lo ha annunciato su Twitter il premier albanese Edi Rama. Anche la Grecia ha inviato aerei, ha aggiunto il premier, sottolineando che anche i presidenti francese Emmanuel Macron e turco Recep Tayip Erdogan hanno dato la loro disponibilità ad assistere il Paese. Dal Kosovo intanto sono partite le unità del genio. “Tutti gli amici dell’Albania si stanno attivando rapidamente”, ha concluso Rama.
La disponibiità del Veneto
“La Regione del Veneto ha dato disponibilità al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile per la partenza della Colonna Mobile della Protezione Civile regionale verso l’Albania. Il Veneto conferma anche in questa occasione di essere sempre in prima linea nel portare aiuto nelle emergenze”. Ad annunciarlo il presidente della Regione Luca Zaia, che viene puntualmente informato sull’evoluzione della situazione dall’assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin.
Allertato, dunque, il sistema della Protezione Civile regionale che, dal quartier generale di Marghera, è pronto per l’eventuale chiamata in causa e la partenza verso il territorio albanese. “La nostra colonna mobile è in grado di garantire l’accoglienza immediata per 250 persone – spiega Bottacin – ci siamo messi a disposizione del Dipartimento Nazionale, che sta organizzando l’invio dei soccorsi in Albania. Nelle prossime ore, mentre si sta mettendo in moto la macchina dei soccorsi, sapremo in quale forma il Veneto sarà coinvolto nell’invio di uomini e mezzi dal Veneto”. “Resta ferma – conclude Bottacin – la massima disponibilità ad intervenire dei nostri uomini con i nostri mezzi nella nuova situazione di emergenza venutasi a creare questa volta in Albania”.
Misericordia, volontari mobilitati
L’Area Emergenze della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia informa che è già aperta la Sala Operativa Nazionale e già mobilitati sono i volontari. In particolare, spiegano le Misericordie, sono pronti e disponibili per partire dal porto di Bari cinque mezzi e 20 persone, in attesa di disposizione da parte del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile. Le Misericordie sono disponibili ad implementare le forze mettendo in campo altri uomini e mezzi. Per quanto riguarda la regione Toscana è stato richiesto all’Area Emergenze un modulo di assistenza della popolazione per accogliere 250 persone. È già stato stabilito anche il contatto con Caritas Albania che, tramite l’Amministratore Apostolico dell’Albania meridionale monsignor Giovanni Peragine, ha chiesto alle Misericordie sostegno per l’apertura di cinque campi Caritas soprattutto per quanto riguarda i generi alimentari, il vettovagliamento e dotazioni per la sistemazione notturna nelle tendopoli. Naturalmente sono già operativi ed attivi i fratelli e le sorelle della Misericordia di Elbasan, di recente inaugurata, che stanno soccorrendo i feriti nella città di Durazzo.
26 novembre 2019