L’accordo, il cui valore è stimato per 1,003 miliardi di euro, sarà rivolto, nello specifico, alla tratta Giampilieri-Fiumefreddo, secondo lotto funzionale Taormina-Giampilieri. Il progetto vedrà la collaborazione di Pizzarotti per una quota del 30%. Oggi la pubblicazione dei conti: Bloomberg stima ricavi da 5,62 miliardi
da del 19/03/2021 13:15
di Marco Vignali
Il Gruppo Webuild si è aggiudicato un contratto per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori di raddoppio della linea ferroviaria ad alta capacità Messina-Catania.
L’accordo, il cui valore è stimato per 1,003 miliardi di euro, sarà rivolto, nello specifico, alla tratta Giampilieri-Fiumefreddo, secondo lotto funzionale Taormina-Giampilieri.
Il Progetto, commissionato direttamente da Rfi (del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane), sarà realizzato da Webuild, capofila del Consorzio con una quota del 70%, insieme a Pizzarotti, che deterrà la restante parte del 30%.
I lavori del secondo lotto funzionale prevedono, tra le altre specifiche, la realizzazione di una nuova linea ferroviaria lunga complessivamente circa 28,3 chilometri. Nell’accordo sono comprese anche le opere civili, l’armamento, l’elettrificazione, il segnalamento e le telecomunicazioni, nonché la costruzione di due gallerie naturali a singola canna, sei a doppia canna e sette viadotti.
Il secondo lotto funzionale Taormina-Giampilieri è parte di una nuova linea ferroviaria nella tratta Messina-Catania che si allaccerà a quella esistente prima dell’attuale stazione di Fiumefreddo, per poi ricollegarsi poi all’esistente stazione di Giampilieri. Il percorso della nuova linea si svilupperà prevalentemente in galleria e, rispetto alla linea esistente, a maggior distanza dalla costa. Dal punto di vista funzionale, la nuova linea prevede un nuovo posto di movimento a Fiumefreddo, una nuova stazione a Taormina interamente in sotterraneo, cinque nuove fermate all’aperto e il mantenimento dell’esistente stazione di Letojanni.
Ad oggi, il Gruppo Webuild, sempre in Sicilia, sta realizzando anche il raddoppio della linea ferroviaria Bicocca-Catenanuova, parte della linea ferroviaria Palermo-Catania che permetterà di collegare le due principali città siciliane ad una velocità massima di 200 chilometri orari. La tratta Bicocca-Catenanuova, del valore di 192 milioni di euro e realizzata da un Consorzio guidato sempre da Webuild, conta 430 dipendenti diretti e indiretti e una filiera di circa 200 imprese tutte italiane e principalmente locali.
Sia il progetto Palermo-Catania che il nuovo progetto rientrano nell’iniziativa per lo sviluppo della mobilità sostenibile promossa dall’Unione Europea per realizzare il Sistema dei Corridoi europei TEN-T, che collegherà e migliorerà i collegamenti nel continente. Un programma di sviluppo infrastrutturale che vede il Gruppo Webuild, leader mondiale nel settore della mobilità sostenibile con un track record di 13.637 chilometri di ferrovie e metropolitane realizzate, già impegnato in Italia su progetti come il Terzo Valico dei Giovi, linea ad alta velocità-capacità che permetterà il collegamento tra Genova e Rotterdam, lungo il Corridoio Reno-Alpi, e la linea ad alta velocità-capacità tra Napoli e Bari.
Nella giornata di oggi, dopo la chiusura delle borse, Webuild rilascerà i risultati relativi all’esercizio del 2020. A fine novembre la Società aveva già resa nota una guidance proforma relativa ai dati contabili dello scorso anno, la quale assumeva il contributo di Astaldi per dodici mesi a seguito della sua acquisizione il 5 novembre scorso.
Per quanto riguarda il portafoglio costruzioni, Webuild aveva stimato un valore di 33 miliardi di euro, mentre per i ricavi il valore era stato indicato tra 5,6 e 6,08 miliardi, mentre includendo il badwill di Astaldi tale range si portava tra 6,2 e 6,58 miliardi. Per il margine ebitda, il valore era stato indicato compreso tra il 4% e il 5%, mentre includendo il badwill di Astaldi tale valore supererebbe l’11%. La posizione finanziaria netta, infine, era stata stimata tra 0,6 e 0,8 miliardi.
L’attuale consenso di Bloomberg prevede 5,62 miliardi di euro per ricavi, 312 milioni per l’ebitda e 677 milioni per indebitamento netto, collocandosi come leggermente inferiore per le stime sui ricavi, al di sopra per quelle sull’ebitda e a metà dell’intervallo di orientamento per l’indebitamento netto. Attualmente, il titolo Webuild, quotato alla Borsa di Milano, scambia in ribasso dell’1,04% a 1,716 euro.