martedì, Settembre 28, 2021

Youth4Climate: dall’ex Miss Mondo al ragazzino indiano, ecco i protagonisti

Verso la pre-Cop26-Selezionati tra 9mila canditature, sono 400 i giovani arrivati a Milano per la tre giorni di confronto che dovrà produrre un documento pre-Cop26.

da del 28 settembre 2021

di Celestina Dominelli

Ci sono, naturalmente, i due rappresentanti italiani: Daniele Guadagnolo, 28 anni, appassionato di sostenibilità e comunicazione e, soprattutto, membro attivo di diverse organizzazioni, a cominciare da Change For Planet. E ancora, Federica Gasbarro, anche lei attivista contro i cambiamenti climatici, con un curriculum già lunghissimo nonostante i suoi soli 26 anni.

E basterebbe solo citare un tassello è stata scelta, unica italiana dalle Nazioni Unite assieme a Greta Thunberg e ad altri 99 ragazzi al primo raduno all’Assemblea generale durante il vertice per il clima 2019 per capire che i 400 giovani arrivati in queste ore a Milano per la «Youth4Climate: Driving Ambition» di scena da martedì 28 settembre nel capoluogo lombardo, sono tutti impegnati in prima linea nella sfida al cambiamento climatico.

La selezione dei 400 giovani

L’evento punterà a far arrivare sul tavolo dei Ministri dell’Ambiente che si riuniranno nei prossimi giorni per la pre-Cop26 un documento negoziale con proposte concrete per risolvere le urgenze del clima e si avvarrà per l’appunto del confronto tra 400 giovani arrivati da tutto il pianeta e scelti da una commissione internazionale sulla base dell’equilibrio di genere e geografico, ma anche tenendo conto dei loro trascorsi e del loro impegno su questo versante.

L’ex miss Mondo Barbados

Ecco perché le 400 biografie selezionate sono una galleria di riconoscimenti e meriti. C’è, per esempio, tra le convocate Ahsley Lashley, ex miss Mondo Barbados nel 2018, 22 anni, che nel 2020, tra l’altro, ha lanciato la campagna Hey (Healthy and Environment-friendly Youth), progetto giovanile sui cambiamenti climatici che, dai Caraibi, è divenuto poi un’iniziativa di portata globale.

Mentre dal Belgio arriverà Esmeralda Wirtz che ha fatto della sostenibilità uno stile di vita: vive in una Tiny house non collegata alla rete elettrica e a quella dell’acqua perché è profondamente convinta che queste risorse non siano illimitate (e, infatti, consuma solo 100 litri d’acqua in una settimana e sfrutta i pannelli solari per l’elettricità).

La scrittrice camerunense

Dal Cameron arriva un’altra ragazza, Njoke-Tanqwing Raisa Ngwenyi: scrittrice, poetessa e, ovviamente, attivista per il clima, che, tra le altre cose, nel 2021 è stata nominata ambasciatrice del clima giovanile del gruppo della Banca Mondiale.

Ha solo 20 anni, invece, Josè Villatoro, attualmente volontario in diverse organizzazioni ambientaliste e giovanili a livello nazionale e internazionale che vanta un solido trascorso nell’impegno su temi come l’uguaglianza di genere, la riduzione delle disuguaglianze e il cambiamento climatico.

La rappresentanza indiana

Ha cinque anni più di lui Shakti Ramkumar, indiana, laurea in geografia: guida al momento un progetto di ricerca e coinvolgimento dei giovani basato sull’impronta ecologica con raggio d’azione su tutto il Canada, ma è stata a lungo impegnata anche in programma di sostegno per l’energia e la sostenibilità nella sua città natale nell’India rurale.

Assieme a lei, a rappresentare l’India, al quale è richiesto un grande impegno sul clima in termini di taglio delle emissioni inquinanti, ci saranno anche Archana Soreng, 25 anni e Aditya Mukarji di 17 anni, entrambi attivisti. E Mukarji è stato anche identificato dalla Bbc come uno dei 7 giovani ambientalisti da tenere d’occhio nel mondo insieme a Greta Thunberg.

La road map dell’appuntamento milanese

Insomma, tante storie selezionate, vale la pena di ricordarlo, tra 8.700 candidature che hanno consentito di individuare due rappresentanti per ciascuno dei Paesi Onu.

Ora spetterà ai 400 giovani giunti a Milano tradurre il loro sforzo costante sul clima in una ricetta concreta che sarà adottata, come detto, dai Ministri dell’Ambiente, i quali si riuniranno prima a Milano e poi a Glasgow, a fine ottobre, per la Cop 26. Con un obiettivo assai ambizioso: mettere in campo una volta per tutte una reale svolta dal punto di vista ambientale e climatico.

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